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Dentro Catania

A Catania, rifiuti dati alle fiamme: interviene Ersilia Saverino

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Redazione

Emergenza rifiuti a Catania. Degrado, abbandono e noncuranza.

In merito, interviene la Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, Ersilia Saverino:

“Una raccolta differenziata che in molte parti della città non esiste. Montagne di spazzatura che si accumula a dismisura e poi che va in fumo. Letteralmente. Perché dopo sistematici disservizi, ritardi e problemi vari il solito delinquente ricorre alla “solita” soluzione di dare a fuoco alla spazzatura per risolvere il problema a monte. Peccato però che in questo modo si metta in pericolo la salute pubblica. Come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico ancora una volta ribadisco che bisogna fare molto di più per fermare questa parabola discendente. Che sta portando Catania ad essere una città-pattumiera”.

“Le telecamere di sicurezza, tanto sbandierate da questa amministrazione comunale, vanno istallate il prima possibile. Altrimenti continueremo ad assistere alla minaccia dei rifiuti dati alle fiamme. Per ora il problema viene affrontato in modo pressapochista cercando di tappare falle in un servizio che fa acqua da tutte le parti. Ma fino a quando si potrà andare avanti attraverso maldestri tentativi? Questi gesti delinquenziali arrecano un enorme danno alla salute pubblica e vanno affrontati nel giusto modo. Esattamente il contrario di quello che sta facendo questa amministrazione comunale. La marea di “munnizza” continua a sommergere il capoluogo etneo e non sembra arrestarsi nonostante i proclami”.

Leggi anche:

Catania nel degrado, M5S: “Intervenga il Prefetto”

Allarmati per la drammatica escalation di fenomeni di degrado, inciviltà e microcriminalità diffusa a Catania, chiediamo adesso che sia il prefetto a prendere provvedimenti. Oltre al gravissimo danno di immagine per il turismo, i cittadini sono in preda allo sconforto. Ed è ormai fin troppo evidente che l’amministrazione comunale, attraverso la polizia municipale, non riesce da sola ad affrontare il problema”.

Lo dichiarano gli esponenti catanesi del Movimento 5 Stelle, a tutti i livelli istituzionali, che hanno scritto una nota al prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, chiedendo sia un incontro nel quale confrontarsi insieme, in una logica di collaborazione tra istituzioni, sia, soprattutto, maggiori controlli e il potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine sul territorio comunale.

“Non si arresta – ricorda il M5S nella nota – la lunga serie di fatti che vedono la città nelle mani di giovani teppisti e incivili che spadroneggiano soprattutto nei fine settimana. Recenti articoli di giornale hanno definito quello di Pasqua un ‘fine settimana di ordinaria follia’ in particolare in due delle cosiddette ‘zone franche’ della città: piazza Bellini e Castello Ursino, dove è ancora più urgente ripristinare la legalità. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, tra l’altro, aveva presentato il 24 marzo un’interrogazione all’amministrazione comunale per chiedere chiarimenti in merito al parcheggio selvaggio e alla rimozione di carcasse di vecchie auto, ma l’atto non sembra aver sortito alcun effetto”.

La deputata regionale Gianina Ciancio

“La situazione a Catania peggiora di giorno in giorno – dichiara inoltre Gianina Ciancio, deputata regionale 5 Stelle – e non possiamo aspettare un minuto di più per invertire la tendenza che vede l’aumento di fenomeni di inciviltà, parcheggio selvaggio e invasione delle piazze cittadine e delle aree pedonali. Il Comune, più volte sollecitato, ha dato prova di non essere in grado di affrontare il problema con le proprie forze. Abbiamo quindi deciso di rivolgerci direttamente al prefetto, certi della sua sensibilità e del suo impegno su questi temi. È necessario un intervento risoluto dello Stato per riportare un minimo di ordine nella nostra città, non solo per i turisti, ma anche e soprattutto, per i cittadini, che chiedono solo maggiori controlli e sanzioni più severe per chi è convinto di poter disporre impunemente del bene comune”.

Redazione

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