A Catania rubano anche i tombini

In tutta la zona del viale Mario Rapisardi sono ripresi i furti di caditoie e tombini. Si tratta di un’emergenza che il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, vuole nuovamente denunciare. Questo dopo aver ascoltato le segnalazione di numerosi cittadini preoccupati.

“Una caditoia che sparisce o peggio, che viene danneggiata o staccata dalla propria intelaiatura in ferro, rappresenta un serio pericolo al traffico cittadino. Un problema aggravato anche dal fatto che in molte strade che circondano il viale Mario Rapisardi la pubblica illuminazione è carente o addirittura, per alcuni giorni, è completamente inesistente”. Vincenzo Parisi e il comitato Murri, dunque, si chiedono e chiedono come intervenire.

“Lasciare tutto al caso aspettando l’incidente stradale o la disgrazia? Noi crediamo di no. Ogni giorno nelle strade che collegano il viale con il Corso Sicilia transitano migliaia di macchine quindi il pericolo è sempre dietro l’angolo”.

Già in passato il presidente del comitato Romolo Murri Vincenzo Parisi aveva chiesto all’amministrazione comunale di sostituire i tombini in ferro o in ghisa con altri materiali meno appetibili agli occhi dei ladri. Proposte e idee puntualmente cadute nel vuoto ed oggi il quartiere paga un prezzo enorme in termini di sicurezza.

QUESTIONE MARCIAPIEDI

Qualche giorno fa il comitato Murri aveva denunciato il problema dei marciapiedi.

In aggiunta alle pessime condizioni in cui versano molte strade etnee, anche i marciapiedi a Catania rappresentano delle pericolose trappole per la gente dove, in ogni momento, si rischia di fare rovinose cadute.

Un continuo susseguirsi di rischi con i cittadini che protestano e l’amministrazione comunale che volge lo sguardo dall’altra parte.

L’ultimo episodio, raccolto dal comitato Romolo Murri attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, si concentra su via Lago Di Nicito, a pochi passi dall’ospedale Garibaldi.

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