Avrebbe abusato sessualmente, per due volte, di ragazze ( una minorenne ) con un deficit cognitivo. E’ questa l’accusa con cui i carabinieri di Mistretta (Messina) hanno arrestato un giovane di Nicosia.
L’indagine è partita dalla segnalazione di un dirigente di un istituto scolastico. Quest’ultimo aveva denunciato ai Carabinieri di avere sospetti che una sua alunna, minorenne e affetta da deficit cognitivo, fosse stata vittima di abusi sessuali. Avviate le indagini, i militari hanno accertato che effettivamente il giovane aveva attirato, con l’inganno, la ragazza. Portata sulla propria auto e, condotta in un luogo appartato, ne aveva abusato sessualmente.
La vicenda, ha assunto, però, contorni inquietanti quando i Carabinieri hanno scoperto come il giovane aveva abusato anche di una seconda ragazza anch’essa affetta, da deficit cognitivo. I successivi riscontri hanno confermato che il giovane aveva violentato, attirandola in un posto appartato, anche la seconda ragazza. Per timore, gli episodi di violenza sessuale non sono stati esternati dalle vittime alle rispettive famiglie.
Per il giovane sono scattati gli arresti domiciliari.
Proprio in merito alle questioni sessuale e alla scuola, si promuoverà l’iniziativa “Stop Sexting and Revenge Porn” attraverso la diffusione del Manifesto all’interno degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado Regione Siciliana in seguito ad una nota divulgativa dell’Assessore Roberto Lagalla.
Gli Istituti sono invitati ad esporre il Manifesto per l’intero anno scolastico prendendo parte alla Campagna Socio-Educativa “Stop Sexting and Revenge Porn”, inserita all’interno sia del Programma di Educazione Permanente dedicato alle donne, ideato dal Noble Team di Mete Onlus, dal titolo: “Per Quanto Mi Riguarda, Ho Fatto la Mia Scelta”, che del Programma “Global Media and Cultural Democracy”.