Catania è ancora scossa dalla scomparsa delle giovane ragazza Agata Scuto, la 22 enne disabile sparita nel 2012: la sentenza definitiva è vicina.
A distanza di tanti anni, la città di Catania è ancora scossa dalla scomparsa delle 22enne disabile Agata Scuto, sparita nel nulla il 4 giugno del 2012. Da quasi 12 anni, nonostante alcuni presunti avvistamenti, che non hanno portato a nulla, della ragazza non si è più saputo nulla.
Ora arriva la sentenza definitiva, che tutti i familiari e i cittadini catanesi attendevano da tempo. Per la prossima settimana, infatti, è prevista la sentenza definitiva, per un caso che ha campeggiato su tutte le prime pagine dei quotidiani di cronaca, e per così tanto tempo. Il caso ha suscitato un’ondata di disappunto, di vergogna e di orrore in tutta l’Italia. Ma come sono andate le cose?
Il caso della giovane ragazza disabile Agata Scuto, sparita nel nulla nel 2012: arriva la sentenza definitiva
La giovane Agata, ragazza indifesa, molestata dal patrigno, Rosario Palermo, definito uomo rozzo dal suo stesso legale, l’avvocato Marco Tringali, alla fine è scomparsa nel nulla, nel pomeriggio del 4 giugno 2012. Tutti i giornali dell’epoca si sono occupati del caso, seguendo le indagini delle Forze dell’Ordine, senza mai arrivare a una conclusione concreta.
Rosario Palermo, anziano uomo coinvolto in diverse tresche amorose, ha ammesso di essere padre di otto figli, anche se due non li ha mai riconosciuti. Secondo la ricostruzione della Procura di Catania, l’uomo avrebbe avuto una relazione con la figliastra. Dalla relazione, Agata sarebbe stata messa incinta. La gravidanza della giovane avrebbe fatto impazzire il patrigno.
Tra pochi giorni la sentenza finale di un caso di cronaca che ha scosso l’Italia
E così, l’uomo, per evitare uno scandalo in città e nella sua famiglia, l’avrebbe uccisa, facendo sparire il corpo. A tradirlo sarebbe stata un’intercettazione dei Carabinieri, che sentono Palermo sfogarsi, tra sé e sé, ammettendo la responsabilità nella sparizione della ragazza. Il Pm Francesco Puleio ha chiesto l’ergastolo.
L’avvocato difensore di Rosario Palermo avrebbe chiesto in aula la non colpevolezza, chiedendo l’assoluzione per il suo assistito. Le intercettazioni, per la difesa, non conterebbero nulla e non rappresenterebbero una prova schiacciante della sua colpevolezza.
Dopo anni di processo, nei prossimi giorni si terrà la sentenza finale. Nel frattempo, il corpo della povera Agata non è mai stato trovato. Ora tocca alla Corte d’assise di Catania pronunciarsi sull’accaduto.