Ai domiciliari per un furto, scatta la galera per le continue evasioni

Lo scorso 14 marzo, personale del Commissariato di PS San Cristoforo ha arrestato il catanese L.B.G. (classe 78), in esecuzione di un’Ordinanza di sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere.

Il soggetto, sottoposto agli arresti domiciliari giacche’ sorpreso in flagranza del reato di furto nella provincia di Messina. A seguito delle ripetute evasioni commesse dal soggetto, il Tribunale di Messina ha aggravato la misura in atto, disponendo la custodia cautelare in carcere. Ma tale misura maggiormente afflittiva era rimasta pendente, giacché l’arrestato si era reso irreperibile.

L’attività di polizia giudiziaria posta in essere dal personale del Commissariato San Cristoforo, quindi, ha avuto quale scopo primario il rintraccio del soggetto ed è divenuta via via più pressante, tanto da indurre L.B.G., che evidentemente si sentiva braccato, a costituirsi proprio agli uomini del Commissariato.

L’uomo, condotto e rinchiuso nella Casa Circondariale di Ragusa.

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Agente si finge acquirente e incastra spacciatore: arrestata 59enne

Ieri, la Polizia di Stato del Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano ha arrestato una donna di 59 anni, originaria di Santa Maria di Licodia. Perché gravemente indiziata del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Da qualche tempo, la persona arrestata aveva iniziato una fiorente attività di vendita di cocaina nella cittadina ai piedi dell’Etna.

Pertanto, gli agenti si sono appostati nei pressi della sua abitazione per osservarne i movimenti e cogliere l’occasione propizia all’intervento. L’andirivieni continuo di abituali assuntori di stupefacenti, conosciuti dagli investigatori e positivamente controllati poco oltre il punto di “rifornimento”, ha indotto i poliziotti a entrare in azione e a irrompere nell’appartamento.

Fingendosi acquirente, uno dei poliziotti ha bussato alla porta della donna la quale non ha esitato ad aprirgli e a chiedergli quante dosi desiderasse, comunicando contestualmente il prezzo per ciascuna dose: 40 euro.

A quel punto, l’agente ha bloccato la donna ed è entrato nell’appartamento. Seguito dagli altri poliziotti che, nel frattempo, erano rimasti nascosti a poca distanza.

La perquisizione della casa ha permesso di rinvenire 15 dosi di cocaina, confezionate in cellophane trasparente (in gergo “pippotti”), pronte per essere immesse sul mercato.

Rinvenuti anche il bilancino di precisione utilizzato per pesare le singole dosi e la somma di 170 euro, suddivisa in banconote da 50, 20 e 10 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio realizzata sino a quel momento. Il tutto è stato posto sotto sequestro.

La donna, condotta negli uffici del Commissariato in stato d’arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posta agli arresti domiciliari nella sua abitazione, in attesa del giudizio direttissimo.

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