Il catanese Alfio Giulio è stato confermato segretario generale della Fnp Pensionati Cisl Sicilia. L’elezione è avvenuta ieri al termine dei lavori del congresso che si è svolto nella sede dell’hotel NH di Palermo. Presenti anche Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia, e di Mimmo Di Matteo, segretario Fnp Cisl nazionale. Nella sua segreteria confermata Francesca Lo Monte.
A Giulio sono arrivate le congratulazioni della segreteria provinciale della Cisl etnea. Dal segretario generale Maurizio Attanasio e i segretari territoriali Lucrezia Quadronchi e Rosario Portale.
Giulio, 72 anni, è al suo terzo mandato alla guida dei Pensionati della Cisl siciliana: era stato eletto una prima volta nel 2013. A Catania, Giulio è stato nel 1980 nella segreteria dei metalmeccanici Cisl; nel 1987, segretario generale della Filca Cisl, il sindacato degli edili; nel 2008, è diventato segretario generale della Cisl provinciale.
Al centro della sua relazione i temi della povertà cresciuta a causa della pandemia che «ha isolato ancora di più gli ultimi mettendoli ai margini della società». «Davanti a queste emergenze, sanitaria, sociale, culturale, economica – ha sottolineato – si è accentuato un deficit di politica. Coloro cioè che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo non si impegnano fattivamente per la promozione del bene comune, specie per quanto riguarda i meno abbienti, gli emarginati, i giovani, le donne e tutti gli ‘invisibili’ della nostra società. Occorre, allora, riabilitare la politica, poiché solo con un interlocutore serio e responsabile si potranno rispettare gli impegni che un sindacato come la Fnp porta avanti. In favore dei lavoratori e delle lavoratrici, delle pensionate e dei pensionati, di tutti i cittadini più fragili e svantaggiati».
Sull’emergenza sanitaria Giulio ha aggiunto. «A fronte delle debolezze del sistema sanitario e assistenziale che la pandemia ha messo in luce, rimane il fatto che in Sicilia è sempre più urgente la definizione di un piano socio-sanitario articolato e ben organizzato. Un piano invocato da tempo dal sindacato, che preveda il rilancio della sanità pubblica e rafforzi la medicina del territorio, per superare anche la drammatica situazione delle lunghissime liste d’attesa e del continuo caos nei pronto soccorso siciliani. Riteniamo indispensabile e inderogabile attuare la riforma dei distretti socio – sanitari per renderli più efficaci rispetto alle condizioni sociali attuali».
Secondo Giulio «la crisi pandemica ha reso ancor più drammatica la situazione per chi è in condizione di non autosufficienza, che riguarda non soltanto gli anziani, ma anche persone di ogni età, con patologie diverse e ha peraltro, fatto emergere altre criticità, ovvero che un certo numero delle strutture come le Rsa e case di cura, anche per la mancanza di controlli, erano più simili a dei lager, con anziani spesso ridotti in una condizione di totale abbandono fisico e psicologico.
Giulio ha quindi concluso: «L’anziano deve essere messo al centro di adeguate politiche sanitarie sociali che devono partire dalla valorizzazione della Persona e della dignità umana, che spesso invece con cure e assistenza inadeguate vengono calpestate».
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