Il Ministro della Salute Speranza e quello delle Politiche agricole Patuanelli hanno firmato l’ordinanza che vieta la caccia nell’area identificata come infetta dal virus della peste suina africana.
Destinatari del provvedimento sono ben 114 comuni tra la regione Piemonte e la Liguria.
Il Governo ha deciso di vietare anche il trekking e la mountain bike.
Nonchè tutte le altre attività che possano provocare interazione tra l’uomo e i cinghiali.
L’ordinanza avrà durata di 6 mesi.
La ratio della stessa è quella di “porre in atto ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della peste suina africana e alla sua eradicazione a tutela della salute del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economico connessi allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati”.
I casi di peste suina riscontrati in alcuni animali tra il Piemonte e la Liguria hanno fatto scattare misure di precauzione alle frontiere di Svizzera, Kuwait e in Oriente (Cina, Giappone, Taiwan).
In suddette nazioni, si è deciso di fermare temporaneamente l’importazione di carne e salumi made in Italy.
Ne scaturisce, di conseguenza, un danno di circa 1,7 miliardi di euro per l’economia tricolore del settore.
COS’E’ LA PESTE SUINA AFRICANA
La peste suina africana detta anche ASF, sigla dell’inglese African swine fever, viene classificata come malattia infettiva altamente contagiosa in veterinaria.
Coinvolge suini, cinghiali e suidi selvatici europei ed è causata dal virus della peste suina africana, unico rappresentante della famiglia Asfarviridae.
La patologia, dunque, colpisce i suini, che nelle forme più gravi possono manifestare febbre alta, perdere l’appetito ed entrare in depressione.
Questa tipologia di virus – è bene specificarlo – non è contagiosa per l’uomo.