Catania è conosciuta in tutto il mondo, tuttavia non tutti conoscono l’esistenza dell’Amenano. Il fiume catanese, “seppellito”, scorre sotto la città. Ecco perché è così caratteristico e la sua storia
Catania, affacciata sulle coste orientali della Sicilia, è dei punti di riferimenti assoluti del Sud Italia nonché simbolo nostrano riconosciuto in tutto il mondo. Una città ricca di fascino e storia che ogni anno, in estate così come in altre stagioni, attira milioni di turisti interessati alle sue bellezze storiche, artistiche, culinarie e tradizionali.
Dal punto di vista storico, del resto, Catania è un tesoro di testimonianze millenarie. Il suo centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO, è un viaggio nel tempo ammirando le strade storiche, le sacre chiese e le piazze barocche. Il Duomo, con la sua imponenza, e l’anfiteatro romano sono solo alcuni dei gioielli architettonici che raccontano la storia indelebile della città.
Catania e le meraviglie che offre in ogni contesto
Dal punto di vista artistico, invece, Catania si distingue per la sua vivace scena culturale. Il Teatro Massimo Bellini, dedicato al celebre compositore, è un palcoscenico di eccellenza per spettacoli di opera e balletto. Gallerie d’arte e spazi espositivi animano la città con mostre di artisti contemporanei e emergenti, creando un dialogo tra passato e presente.
Per non parlare della cucina catanese, un vero tripudio di sapori mediterranei. Per molti è in assoluto la più buona non solo dell’intera isola ma di tutta l’Italia. Mangiare a Catania è un avventura sin dall’inizio, dall’ammirazione per i mercati vivaci che offrono prodotti freschi di ogni tipo, per poi passare al tradizionale street food catanese con arancini e cartocciate per poi sedersi a tavola dove c’è un mix di primi piatti e secondi da leccarsi i baffi.
La storia del fiume Amenano a Catania
Quel che molti non sanno quando si tratta di Catania è che esiste anche un fiume nella città. Parliamo dell’Amenano, così chiamato in riferimento all’antica divinità classica metà uomo e metà toro. In passato era noto anche come Judicello in quanto defluisca nella zona ebraica della città.
Secoli fa attraversava l’attuale centro storico di Catania, alimentando anche il lago di Incito. Poi la “sepoltura”. A cosa fu dovuta? All’Etna. Fu l’eruzione enorme del 1669 che coprì le che fonti d’acqua che oggi riaffiorano solo in alcuni punti come la Fontana dell’Amenano. Ma il fiume continua a defluire sotto la città.