Arriva il freddo: serve aiutare i senzatetto

La temperatura continua a scendere, con l’inverno ormai alle porte.

Il clima, dunque, è sempre più rigido: il freddo comincia a farsi sentire pesantemente.

A pagarne le conseguenze sono soprattutto i senzatetto, costretti a vivere fuori senza avere un adeguato riparo contro la stagione invernale e le intemperie.

Anche a Catania il problema si sta ripresentando.

La Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, Ersilia Saverino, alza la voce e chiede un intervento concreto per modificare la situazione.

I tragici fatti di Roma, in cui un senzatetto ha perso la vita, presumibilmente per il freddo e le precarie condizioni di vita in cui viveva, devono portare tutti noi ad una doverosa riflessione soprattutto in questo particolare periodo dell’anno“, le parole della Saverino.

A Catania, come nel resto della Sicilia, gli ultimi giorni sono caratterizzati da un notevole abbassamento delle temperature. Il freddo intenso crea un’emergenza che riguarda centinaia di senza tetto che vivono in ripari di fortuna sotto i portici di Corso Sicilia, in via Reclusorio del Lume, sul viale Mario Rapisardi o all’interno di molte strutture abbandonate“.

In qualità di Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico chiedo che, oltre ai festeggiamenti e alle strade del centro illuminate, l’amministrazione comunale rifletta attentamente su questo problema e agisca di conseguenza. Le parrocchie, la Caritas e tutti gli enti che operano in ambito sociale fanno un lavoro encomiabile che merita il plauso di tutti noi“.

Tutto questo però adesso potrebbe non bastare. Per queste ragioni chiedo che Palazzo degli Elefanti riattivi le tende riscaldate in piazza Falcone o in Corso Sicilia per dare riparo dal freddo della notte a tutti quei senzatetto costretti a dormire all’addiaccio. Iniziative intraprese negli anni precedenti e che hanno ottenuto importanti risultati. Non solo, serve una cabina di regia da parte dell’amministrazione, per fare in modo che questi punti di accoglienza mobili siano attivi nel più breve tempo possibile“.

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