Continua a preoccupare il trend relativo alla crescita dei contagi da Covid-19 in Italia. Proseguono, di conseguenza, le polemiche relative all’imminente arrivo del Super Green Pass, che andrà a privilegiare tutti coloro i quali si sono regolarmente vaccinati, a discapito di chi, invece, continua a rifiutare l’inoculazione del siero anti coronavirus.
Un colpo basso, dunque, per i no-vax, che non potranno più accedere a determinati luoghi (stadi, cinema, teatri, ristoranti, palestre).
il tampone molecolare, secondo le ultime, dovrebbe veder ridotta la sua efficacia a 48 ore, mentre quello antigenico (rapido) varrà per una singola giornata.
Entrambi, comunque, non permetteranno più l’accesso ai luoghi sopracitati.
Si discute, inoltre, l’abbreviazione della durata del certificato verde, attualmente in vigore per un anno: si parla di 6 o 9 mesi.
Sono già in corso, invece, le iniezioni della terza dose, o dose booster, a chi aveva già completato il primo ciclo vaccinale.
CRESCE LA PREOCCUPAZIONE PER LE FESTE NATALIZIE
Gli italiani temono sempre più le restrizioni per le festività natalizie, proprio come accaduto a fine 2020.
Il 47,5% delle persone, infatti, è sicuro che ci sarà un Natale con importanti limitazioni.
Tra i più convinti, ovviamente, c’è la parte di popolazione non vaccinata, preoccupata ancor di più per l’avvento del Super Green Pass.
Incertezza che va a riflettersi anche sul tema delle spese all’interno delle famiglie, tra chi è convinto che vi sarà un aumento dei consumi per il periodo natalizio e chi al contrario sostitene che si materializzerà una diminuzione rispetto allo scorso anno.
Ciò che appare scontato, per 3 italiani su 4, è che i prezzi di beni e servizi in vista del Natale subiranno un cospicuo aumento, come sta avvenendo già da qualche settimana.