Assegno unico 2024, chi rischia tagli e a quanto ammontano

Nell’Assegno unico 2024 ci saranno nuovi importi in base a un lavoro che l’Inps ha svolto in questi giorni

Donna che riceve meno soldi sull'Assegno
Meno soldi sull’Assegno Unico – Catanialive24.it

Il primo accredito dell‘Assegno Unico del 2024 potrebbe avere un importo diverso, maggiore o minore, come stanno rilevando molti cittadini titolari del servizio accedendo al proprio Fascicolo Previdenziale sul sito dell’Inps. Vediamo perché e soprattutto quando arriveranno i soldi.

Assegno Unico più alto o più basso: perché

soldi euro famiglia
Soldi alla famiglia per l’Assegno Unico – Catanialive24.it

In questi primi giorni dell’anno l’Inps sta facendo un lavoro di ricalcolo dagli accrediti per riconoscere, eventualmente, i conguagli. I pagamenti partiranno da mercoledì 17 e alcuni potrebbero trovarsi sul conto più soldi rispetto al solito, altri di meno. Ciò è dovuto al fatto che nel 2023 alcuni genitori con figli che hanno diritto alla misura avrebbero potuto ottenere più soldi di quanto in effetti gli spettava. Ma è vero anche il contrario e dunque ora ci sarà un assegno più alto.

Nel primo caso l’Inps effettua un conguaglio a debito, trattenendo quanto pagato in più nel corso dell’anno passato. Nel secondo caso, invece, si tratta di un conguaglio a credito. Se ci saranno delle trattenute, sarà spiegato chiaramente che gli importi riferiti sono di un “conguaglio recuperato”; in caso contrario, ossia il contribuente che dovrà ricevere, la dicitura sarà “conguaglio erogato”. Se i conguagli a debito dovessero essere molto alti la trattenuta avverrà a rate, non oltre il 20% del totale dell’importo mensile, fino al recupero totale dell’ammontare.

Come detto i pagamenti per l’Assegno Unico avranno inizio il giorno 17 gennaio e andranno avanti fino al 19, come l’Ente di Previdenza Sociale ha annunciato nel messaggio numero 15 del 2 gennaio 2024. Qualcuno però nel proprio Fascicolo Previdenziale ha trovato la data del 16 che nel suddetto messaggio non c’è. Non resta quindi che attendere e risolvere il dubbio se il 16 saranno pagati i conguagli, a credito e a debito.

Ricordiamo che hanno diritto all’Assegno Unico e Universale i nuclei per ogni figlio minorenne a carico e i nuovi nati a decorrere dal settimo mese di gravidanza. Il riconoscimento è anche per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età che frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea, svolga attivamente un tirocinio o lavori e che abbia un reddito complessivo inferiore agli 8mila euro. Ma anche che sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i Centri per l’impiego o svolga il Servizio Civile Universale.

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