Assegno unico 2024: occhio al rinnovo del bonus INPS per le famiglie con figli. La domanda andrà rinnovata per non rischiare di perdere il beneficio
L’assegno unico, introdotto da circa due anni in Italia, è uno strumento economico piuttosto utile fornito dal governo a tutte le famiglie con figli. Il bonus economico dipende dall’ISEE e dall’età del bambino. Minore è l’indicatore della situazione economica equivalente, così come l’età di uno o più figli, e maggiore sarà la cifra ricevuta. Questa viene direttamente erogata, mensilmente, sul conto corrente indicato dai genitori.
L’assegno unico ha inglobato una serie di bonus precedentemente esistenti come il bonus nascita da 800€ e altri, garantendo però in cambio una cifra fissa ogni 30 giorni per anni e anni e ancor prima che il bambino nasca. Già dal 7° mese, infatti, parte la cifra dovuta che sarà reperibile dalla nascita del piccolo con quindi tre mesi di arretrati. Ciò a cui bisogna fare attenzione, però, è il rinnovo dell’assegno unico che va fatto ogni mese. Senza, si rischiano di perdere parecchi soldi e del tutto all’improvviso.
Infatti, così come lo scorso anno, entro il 28 febbraio, coloro che già beneficiano dell’Assegno Unico 2023, sono chiamati a presentare l’ISEE per aggiornare il reddito e capire se vi è stata una variazione del reddito e la cifra spettante. Così dal 1° marzo inizierà la nuova annualità di erogazione dell’Assegno Unico che si porterà fino al 29 febbraio 2025.
Rinnovo domanda assegno unico 2024
Durante questo periodo, l’importo mensile della prestazione sarà determinato in base all’Isee 2023. Nel caso in cui tale dato non sia disponibile, il sussidio sarà comunque erogato, ma seguendo gli importi minimi stabiliti dalla normativa e non in considerazione della reale situazione economico-patrimoniale della famiglia. Nel caso di mancanza di Isee entro febbraio 2023, spetterà una somma mensile minima di 50,00 euro.
Quindi se una famiglia percepisce circa 400€ per due figli con l’attuale ISEE, senza l’aggiornamento rischia di ritrovarsene appena 50 compromettendo di non poco gli equilibri familiari. Ecco perché subito dopo le feste natalizie è consigliabile recarsi presso un Caf o provvedere autonomamente per aggiornare l’ISEE.
Per l’ISEE è necessaria la DSU, un documento che contiene informazioni relative all’aspetto anagrafico, reddituale e patrimoniale per dare un primo quadro della situazione economica in famiglia. Questa può essere compilata e trasmessa attraverso i CAF, i quali prestano assistenza gratuita ai cittadini grazie a una convenzione stipulata con INPS. A quel punto seguono poi le giacenze medie di ogni carta prepagata e conto corrente dei membri in famiglia per emettere l’ISEE.