Assegno unico dicembre: è importante verificare i contenuti dei propri documenti per non ricevere un importo inferiore
Si avvicina l’ultima data dell’anno per l’erogazione dell’Assegno Unico e Universale per i figli, servizio previsto tra il 18 e 20 dicembre. Deve però fare attenzione chi non ha regolarizzato il proprio Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e che presenta mancanze o difformità. Se così dovesse essere succede che l’importo erogato sarà il minimo che si possa percepire. Vediamo quindi come si può normalizzare l’Isee.
Assegno unico dicembre, a cosa bisogna fare attenzione
Per correggere la situazione c’è ancora tempo, fino al 31 dicembre 2023. Si possono utilizzare tre diverse modalità: fare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) senza divergenze; richiedere al proprio Caf la rettifica della Dsu oppure rivolgersi all’ufficio territoriale dell’Inps (qui è possibile cercare la sede) presentando la documentazione corretta.
Chi già solitamente riceve l’Assegno Unico, come accennato i giorni indicati sono quelli compresi tra lunedì 18 e mercoledì 20. Per chi invece la domanda l’ha presentata recentemente, la somma spettante arriverà soltanto dal mese successivo rispetto a quando è stata presentata.
Gli scaglioni Isee e i relativi importi sono: fino a 16.215 euro assegno pari a 189,2 euro; tra 16.215 euro a 16.323 euro, 188,6 euro. Una differenza quindi davvero minima. A questo tipo di Assegno hanno diritto tutti, anche chi ha un Isee molto alto e infatti per non è un documento indispensabile per la presentazione della domanda. Si tratta di differenze anche di pochi centesimi, ecco perché tutto deve essere svolto nella maniera più regolare possibile.
L’esempio di cifre sopra riportate fanno riferimento all’Assegno Unico per figli minori e disabili ma l’importo viene erogato anche ai nuclei con figli tra 18 e 20 anni. È infatti prevista la maggiorazione dei figli ulteriori al secondo, non autosufficienti e minori di 21 anni, per i figli con disabilità grave inferiore ai 21 anni e con disabilità media inferiore ai 21 anni. E ancora, una maggiorazione per i figli che hanno una madre di età inferiore ai 21 anni e il bonus come secondo percettore di reddito.
Ricordiamo le condizioni per la ricezione della misura. Viene assegnato già dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o universitario; che svolga un tirocinio o un’attività lavorativa dunque producendo anche reddito, fino a 8mila euro all’anno; infine che sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o che svolga il servizio civile universale.