Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, risulterebbe indagato dalla Procura, diretta da Francesco Lo Voi, per omissione di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulle bare insepolte, quasi 900, al cimitero dei Rotoli.
La notizia è riportata dall’edizione locale de la Repubblica. Già due anni fa il primo cittadino era stato convocato come testimone informato dei fatti, ricevendo a dicembre un avviso di proroga dell’inchiesta.
Orlando – come riporta il quotidiano – ha già chiesto ai magistrati tramite il suo legale, l’avvocato Roberto Mangano, di essere ascoltato. Questo per esporre la linea di difesa. L’audizione avverrà nei prossimi giorni.
Già nel mese di luglio del 2020 il sindaco Orlando era stato sentito in Procura come testimone nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione al cimitero. La vicenda coinvolgeva l’ex direttore dei Rotoli, Cosimo De Roberto; si parlava di tangenti per scavalcare la fila dei defunti in attesa di sepoltura. A dicembre il sindaco ha poi ricevuto un avviso di proroga dell’inchiesta. Intanto, nell’ottobre 2020 De Roberto finì ai domiciliari con l’accusa di corruzione e concussione. Lo scorso settembre la Procura ha inoltre richiesto il rinvio a giudizio per dieci persone, fra dipendenti comunali e impresari funebri.