Bolletta luce e mercato libero, cosa cambia spiegato in maniera semplice

Bolletta luce e mercato libero, se ne parla molto da qualche mese: la novità ci sarà nel 2024 ma non a partire da aprile come previsto

Bolletta luce e mercato libero
Consumatore con la bolletta – catanialive.it

 

Fine mercato tutelato dell’energia, ma non proprio adesso. L’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha deciso di posticipare ancora una volta la data di conclusione fissata al 1 aprile 2023 e spostata al 1 luglio 2023. “È una decisione che abbiamo preso ieri, poche ore fa ho firmato la delibera”, ha dichiarato mercoledì scorso al Tg3 Fuori Tg il presidente Stefano Besseghini.

Bolletta luce e mercato libero, cosa prevede la transizione

Bolletta luce e mercato libero
Bolletta luce – catanialive24.it

 

La causa di ciò è garantire la fluidità e la coerenza della fase di transizione dal regime tutelato al mercato libero. Infatti la scelta di posticipare di tre mesi dovrebbe permettere di ottimizzare i tempi di attivazione del Servizio a tutele graduali a cui verranno assegnati i clienti domestici dell’elettricità considerati non vulnerabili che non hanno comunicato la propria opzione sul mercato libero al termine della fase tutelata.

Come spiegato dal presidente dell’Arera, il giorno successivo al Decreto energia era stato approvato lo slittamento dall’11 dicembre al 10 gennaio dello svolgimento delle gare per la selezione degli fornitori di elettricità da assegnare in automatico agli utenti del mercato tutelato per chi non fa la scelta sul mercato libero.

Besseghini ha spiegato che con il Decreto energia sono stati introdotti due elementi molto importanti: “una campagna informativa specifica per questa transizione, che curerà il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e un’attenzione particolare ai Rid, i meccanismi di pagamento automatico presso le banche, che in qualche maniera verranno gestiti in continuità”.

Così i consumatori, dice ancora il presidente, sapranno che il meccanismo che si sta organizzando con le aste “non è per portarli forzatamente al mercato libero ma per costruire un sistema di salvaguardia, che permetta alle persone che non scelgono di non scegliere, e di rimanere comunque servite, con delle tariffe che metteremo ad asta. L’esito dell’asta è per fare in maniera di avere le tariffe per questo servizio il più vantaggiose possibile”.

In pratica i consumatori avranno tempo per essere istruiti dalla campagna di informazione promossa dal Mise e per le attività preparatorie all’operatività del Servizio a tutele graduali.

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