Bollette, forse ti spetta questo rimborso dalla società: verifica

A volte sulle bollette su ha diritto a un rimborso: occhio ai fornitori che sono stati multati dall’Antitrust

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Rimborso bollette – catanialive24.it

 

Da quasi due anni le bollette per milioni di italiani sono sinonimo di dolore. È dalla fine del 2021 – quindi prima dell’attacco della Russia all’Ucraina – che i costi energetici sono in aumento. Con il conflitto, poi, la situazione è nettamente peggiorata. Tutto ciò ha provocato una pesante inflazione che comunque non esclude che qualcuno stia approfittando della situazione.

Bollette, rimborso per le modifiche unilaterali: a chi rivolgersi

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Rimborso per i consumi della bolletta elettrica – catanialive24.it

 

Non è caso l’Antitrust, il Garante della concorrenza di mercato, ha multato sei fornitori di energia tra i più noti: ciò avrà come conseguenza richieste di rimborsi da parte dei titolari di bollette. Come ha reso noto l’organizzazione in un comunicato stampa, si tratta di Eni Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia. Ma come si possono recuperare i soldi?

L’articolo 3 del decreto 185/22, stabilisce che fino al 30 aprile 2023 deve ritenersi sospesa ogni clausola contrattuale che consenta all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto senza interpellare preventivamente i contribuenti.

In pratica inizialmente al cliente viene offerta una tariffa bassa, la migliore. Ma trascorsi alcuni mesi, solitamente dodici, la tariffa viene cambiata unilateralmente e il cliente paga molto di più. Per recuperare i soldi sborsati in modo illegittimo, si può presentare reclamo direttamente al fornitore.

Qualora l’utente, dopo il reclamo, non dovesse ricevere alcun tipo di risposta, si può procedere alla cosiddetta pratica di conciliazione con ARERA, l’Autorità di Regolamentazione Energia Reti e Ambiente. Essa infatti può essere tirata in ballo chiedendo di fare da arbitro per la pretesa del cliente nei confronti del fornitore di energia. È una pratica gratuita ma per arrivare a questo punto non solo ci vuole pazienza nel provare a capire se il contratto è stato cambiato, ma anche certe competenze che non tutti posseggono.

Se dunque si nota un aumento di tariffa al quale non corrisponde un maggiore consumo di energia, ci si può rivolgere a un’associazione di consumatori che può assistere il cliente in ogni fase.

 

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