Bonsai, perché sono così piccoli e si chiamano così

I bonsai sono noti e apprezzati a livello mondiale, ma in pochi conoscono la loro vera storia. Perché si chiamano così e hanno dimensioni contenute? Scopriamolo 

bonsai asiatico
Bonsai, origine e curiosità – CataniaLive24.it

I bonsai, un simbolo riconosciuto a livello mondiale. Distinguibili ed eleganti, quei piccoli alberi in vaso rappresentano una forma d’arte millenaria originaria della Cina ed erroneamente – e totalmente – associati alla cultura giapponese. Anche chi non è pollice verde o in generale amante di tale contesto adora prenderne uno o più per casa propria. Diventano facilmente un prezioso elemento di arredo che portano raffinatezza ed eleganza, con una cura – almeno per le versioni più diffuse – non particolarmente difficile.

E’ chiaro che esistono poi prodotti che necessitano di un’attenzione estrema in quanto molto delicati, ma quelli che solitamente si trovano presso i fiorai, le versioni economiche tanto per intenderci, sono facilmente curabili. Basta un po’ d’acqua e una pulizia basica per far sì che non appassiscano. Finiscono così negli appartamenti e nei suoi angoli, ma anche fuori i balconi o nei terrazzi. Spesso è un ottimo regalo di laurea, matrimonio o altri eventi preziosi.

Bonsai, le curiosità su questi alberelli meravigliosi

bonsai
Bonsai, perché si chiamano così

Sebbene arrivi da un antico passato cinese, il termine “bonsai” deriva però dalla combinazione di due parole giapponesi: “bon” che significa vaso e “sai” che significa pianta. Ma perché questi alberi sono così piccoli? La pratica di coltivare alberi in vaso risale a oltre mille anni fa nella Cina della dinastia Tang. Inizialmente, i cinesi coltivavano piccoli alberi in vaso come oggetti ornamentali, spesso utilizzati per decorare i giardini imperiali.

Questa tradizione si diffuse successivamente in Giappone, dove si evolvette e si trasformò nel fenomeno che oggi conosciamo come bonsai. Durante questo processo di trasmissione culturale, il termine “bonsai” fu coniato in Giappone, e da allora è diventato il nome universalmente riconosciuto per questi capolavori vegetali.

La ragione per cui i bonsai sono così piccoli non è ovviamente una mera casualità. La pratica del bonsai coinvolge una combinazione di attenzione, pazienza e tecnica. I coltivatori di bonsai utilizzano varie tecniche di potatura, rimozione delle radici e filo di rame per controllare la crescita e la forma degli alberi. La potatura selettiva delle radici e dei rami, ad esempio, rallenta il processo di crescita e contribuisce a mantenere la dimensione compatta dell’albero.

I bonsai, inoltre, sono sempre coltivati in vasi relativamente piccoli che limitano l’approvvigionamento di nutrienti e l’espansione radicale. Questa restrizione forza gli alberi a rimanere piccoli e controllati. La forma finale di un bonsai è spesso il risultato di anni, se non decenni, di cure amorevoli e manipolazioni attente. Se curati adeguatamente, diventano longevi. Alcuni bonsai sono passati di generazione in generazione, diventando veri e propri tesori di famiglia.

Impostazioni privacy