Caltagirone si prepara a celebrare una ricorrenza speciale.
Ovvero, il ventesimo anniversario dall’inserimento nella lista dell’UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità.
Un momento di alto valore culturale, per la comunità locale e la Sicilia intera, che incrocia il decennale della morte di Vincenzo Consolo.
Proprio il gigante della letteratura siciliana fu autorevole testimonial dell’ambito riconoscimento.
Per l’occasione, venerdì 4 marzo alle 18:00, la Sala Rossa del Palazzo Libertini di San Marco ospiterà la presentazione di un libro dedicato allo scrittore siciliano nativo di Sant’Agata di Militello.
“Tra il sorriso e lo spasimo – Per Vincenzo Consolo, poeta e profeta”, questo il titolo dell’opera pubblicata da Armando Siciliano Editore, con l’introduzione della scrittrice Maria Attanasio e i contributi di studiosi e amici dell’insigne letterato, scomparso a Milano il 21 gennaio del 2012.
L’iniziativa porta la firma degli assessorati ai Beni culturali e al Patrimonio Unesco e alla Legalità e alla Sicurezza del Comune di Caltagirone.
GLI INTERVENTI
L’iniziativa è impreziosita da un prestigioso parterre di relatori e presenze del mondo istituzionale e sindacale, esponenti della cultura e dell’associazionismo.
Oltre al sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, interverranno gli assessori comunali Claudio Lo Monaco e Giuseppe Fiorito, rispettivamente titolari dei Beni culturali e della Legalità.
Insieme a loro, Maria Attanasio, l’editore Armando Siciliano, l’organizzatrice culturale Rosetta Casella e il presidente onorario della Federazione Nazionale Antiracket e Antiusura Tano Grasso.
La sindacalista e attrice Donatella Ingrillì leggerà un inedito dello scrittore.
La serata vedrà, tra gli altri, la partecipazione del vescovo di Caltagirone Calogero Peri.
UNO SCRITTORE CAPACE DI INDAGARE L’ANIMA DI CALTAGIRONE
“Questa iniziativa – sottolinea l’assessore ai Beni culturali Claudio Lo Monaco – segna l’avvio degli eventi organizzati in occasione delle celebrazioni del ventennale dell’ambito riconoscimento UNESCO ricevuto da Caltagirone”.
“Vincenzo Consolo – spiega – era indubitabilmente capace di entrare totalmente nell’identità siciliana“.
” E fu in grado di cogliere – aggiunge l’amministratore comunale – non soltanto agli elementi artistici, ma anche il paesaggio e l’umanità della nostra città”.
Il riferimento è all’opera “L’olivo e l’olivastro“.
Precisamente al capitolo dieci, nel quale l’assessore rileva, da parte del grande scrittore, “una significativa modalità di contemplazione della città a tutto tondo”.
TENSIONE CIVILE E IMPEGNO CONTRO LA MAFIA
“La sua scrittura – afferma l’assessore alla Legalità e alla Sicurezza Giuseppe Fiorito – è costantemente attraversata da una profonda passione civile“.
Sentimento che si sostanzia pure in un forte impegno contro l’illegalità.
“Il convegno del 4 – afferma – sarà, quindi, l’occasione per puntare ancora una volta i riflettori, attraverso lo sguardo attento e critico di uno scomparso scrittore di così grande levatura, su tematiche di grande importanza”.
“Dalla passione civile di Vincenzo Consolo – conclude l’esponente della Giunta Roccuzzo – si possono trarre spunti di riflessione per tornare ad affrontare il tema dell’impegno contro la mafia“.