Arriva da Catania la storia, fortunatamente a lieto fine, che ha investito una famiglia (e gli eredi) assistita dall’Associazione Codici.
La famgilia è riuscita a estinguere un debito di 160mila euro nei confronti di una società cessionaria del credito.
Ciò a fronte di un accordo di saldo e stralcio ammontante a 60mila euro.
La famiglia e gli eredi si sono rivolti all’associazione dei Consumatori Codici – Centro per i Diritti del Cittadino – presso la delegazione di Catania e sono stati assistiti dagli avvocati Mario Campione e Rebeca Clemente Ruiz .
LA STORIA
La famiglia catanese si è rivolta all’associazione CODICI dopo aver ricevuto nel 2021 una lettera di diffida da una società cessionaria del credito.
Quest’ultima intimava il pagamento di una somma pari a circa 160mila euro per capitale residuo muto, interessi, interessi di mora e spese legali.
Il credito derivava da un mutuo ammontante a 150mila che la famiglia aveva acceso circa 15 anni prima per l’acquisto di un immobile. Dopo alcuni anni tuttavia la famiglia non era riuscita a pagare il mutuo e la posizione dei coniugi è andata in sofferenza.
Così la banca ha successivamente ceduto in blocco i propri crediti ad una società veicolo (società anche dette SPV).
Cessione avvenuta mediante un operazione di cartolarizzazione.
Tra questi crediti rientrava anche quello in oggetto.
La società veicolo ha quindi intimato alla famiglia il pagamento di tutte le somme a debito.
Nel frattempo uno dei due coniugi era deceduto e quindi la famiglia, con gli eredi, hanno chiesto sostegno all’associazione.
Venendo prontamente assistiti dagli avvocati Mario E. Campione e Rebeca Clemente Ruiz.
Questi ultimi hanno individuato sin da subito alcune anomalie bancarie.
Anomalie tali da poter rideterminare il saldo debitore mediante il ricalcolo degli interessi a tasso sostitutivo ex art. 117 TUB, e valutato sia la situazione finanziaria che patrimoniale complessiva della famiglia e degli eredi.
LA SOLUZIONE
La famiglia non aveva la “forza” economica per poter intavolare una trattativa stragiudiziale con il creditore e allora la strategia utilizzata è stata quella dell’accordo a saldo e stralcio con vendita contestuale. In buona sostanza si è cercato di vendere l’immobile al fine di destinare il ricavato per saldare il creditore.
Il creditore a fronte del pagamento avrebbe quindi rinunciato all’ipoteca sull’immobile.
Consentendo il trasferimento al nuovo acquirente, con un’operazione davanti al notaio in sede di rogito. Così la famiglia ha optato per questa opzione e dopo alcuni mesi, è stato trovato un acquirente.
In buona sostanza vi è stato un accordo vantaggioso per tutte le parti in causa e si è riusciti a portare l’operazione a rogito notarile.
La famiglia è riuscita a estinguere il proprio debito con un risparmio di ben 100mila euro.
Mentre l’acquirente è riuscito infatti ad acquistare l’immobile ad un ottimo prezzo pari a 60mila euro.
Il creditore ha accettato il pagamento a saldo e stralcio della maggiore somma dovuta e ha quindi ottenuto immediatamente la somma di 60mila euro.
Evitando cosi le lungaggini del contezioso e del processo esecutivo immobiliare, capitalizzando al massimo il recupero del credito e archiviando così la pratica.
Insomma una storia “win-win” dove tutte le parti in gioco sono rimaste soddisfatte grazie all’intervento del CODICI Sicilia.
LE DICHIARAZIONI
Secondo l’avvocato Mario Emanuele Campione responsabile della delegazione Codici Catania “concludere positivamente un accordo a “saldo e stralcio dei crediti” presenta delle convenienze per tutte le parti coinvolte. Il debitore esecutato se non ci sono altre vie percorribili, attraverso la vendita nel libero mercato, evita la svendita del proprio immobile all’asta con la conseguenza di rimanere ancora debitore per la differenza.
Dall’altra parte l’acquirente può avere il vantaggio di acquistare un immobile a un prezzo scontato eliminando il rischio di partecipare all’asta con altri concorrenti.
I creditori hanno la possibilità di ottenere immediatamente una consistente somma di denaro.
Nonchè di risanare i bilanci, di ottimizzare al massimo il recupero del credito e di archiviare così la posizione.
“LA MISSION DI ASSOCIAZIONE CODICI METTE D’ACCORDO DEBITORI E CREDITORI”
Ha concluso l’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Codici Sicilia: “Riteniamo questa storia di interesse attuale e per questo utile renderla nota. Infatti In Italia, secondo quanto emerso dall’ultima edizione del Market Watch Npl pubblicato a settembre da Banca Ifis, Il totale delle esposizioni deteriorate (Npl e Utp) a fine 2021 dovrebbe sfiorare i 345 miliardi di euro, di cui 90 miliardi ancora sui libri bancari e il resto ceduto a SPV.
Si prevede ancora che nel 2023 il totale delle esposizioni deteriorate (Npl e Utp) dovrebbe toccare i 430 miliardi di euro di cui un quarto circa a bilancio delle banche. Si comprende pertanto la portata molto consistente del fenomeno e la quantità di famiglie che ci sono dietro a questi numeri inquietanti che stanno sotto le cartolarizzazioni dei crediti. Storie che spesso si tramutano, a causa delle sopraggiunte difficoltà economiche di famiglie e imprese a ripagare i propri debiti, in vendite delle prime case dei debitori all’asta.
Quando un immobile giunge all’asta nella stragrande maggioranza la vendita avviene ad un prezzo notevolmente più basso di quello mercato, con la conseguenza che il debitore si ritroverà senza casa e con un debito estinto solo parzialmente.
Ecco perché una delle mission della nostra Associazione è proprio quella di informare sul fatto che esistono metodi e strumenti normativi che consentono da un lato al debitore di estinguere i propri debiti riappropriandosi della propria vita e dall’altro al creditore di poter rientrare anche velocemente, se pur in forma ridotta, di un credito che difficilmente sarebbe riuscito a recuperare”.