E’ ufficialmente convocato per il prossimo 18 marzo alle 11, nella sede della Presidenza della Regione a Catania, il tavolo di crisi regionale sulla vertenza dei 130 licenziamenti annunciati da Pfizer Catania.
A distanza di un mese dal primo incontro, il governo regionale guidato dal presidente Nello Musumeci, riunirà ancora una volta i sindacati e l’azienda.
L’incontro avverrà davanti al prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi ed al sindaco facente funzioni del Comune di Catania Roberto Bonaccorsi.
Il fine sarà quello di tentare una nuova negoziazione tra parte sindacale e datoriale.
Nei giorni scorsi, infatti, nella sede di Confindustria è andato a vuoto anche il terzo appuntamento della procedura in fase sindacale.
Non essendosi trovato un punto di sintesi tra i rappresentanti della multinazionale del farmaco ed i segretari dei sindacati presenti.
“La Regione ha accolto il nostro grido d’aiuto”
“Ringraziamo il presidente Musumeci e gli assessori preposti perchè hanno accolto il nostro grido d’aiuto, attivandosi anche per un eventuale tavolo di livello nazionale in caso di ulteriore esito negativo della trattativa regionale – dichiarano i segretari provinciali Jerry Magno (Filctem Cgil), Giuseppe Coco (Femca Cisl), Alfio Avellino (Uiltec Uil), Carmelo Giuffrida (Ugl Chimici) e le R. S. U. di categoria. Siamo molto rammaricati per non aver potuto risolvere la questione durante il primo passaggio ma, nonostante la nostra costante volontà di condurre l’accordo ad una ragionevolezza, con la revoca dei licenziamenti ed una discussione complessiva sul futuro dello stabilimento di Catania, abbiamo trovato un clima non di certo conciliante da parte dell’azienda ed un’attività di mediazione francamente debole da parte di Confindustria“.
“E’ grave, peraltro, che quest’ultima abbia dichiarato che siamo stati noi ad abbandonare il tavolo di trattativa – aggiungono Magno, Coco, Avellino e Giuffrida – quando in realtà ci siamo preoccupati di contrastare l’insistenza datoriale di firmare un verbale in cui l’azienda entrava comunque nel merito della procedura, mentre non eravamo d’accordo. Abbiamo visto respinta anche la richiesta di una riflessione di 48 ore per individuare le misure più opportune da intraprendere, in attesa della paventata convocazione del tavolo regionale che poi di fatto è arrivata“.
“I lavoratori non si meritano questo trattamento (non dimentichiamo che tra il personale con contratto interinale, già 50 unità non sono state rinnovate ed altre 30 attendono a breve lo stesso destino) per questo continueremo a lottare, non essendo disposti ad abbassare la guardia sul principio che Pfizer prima di ogni cosa deve fornire garanzie certe sulle prospettive del sito etneo, con i fatti e non a parole come è stato fino ad oggi” – concludono i sindacalisti.