“Catania Book Festival” taglia il traguardo della terza edizione all’insegna di nuove imprese narrative e iniziative editoriali di qualità.
La Fiera internazionale del libro e della cultura è in programma dal 6 all’8 maggio prossimi, negli spazi del complesso fieristico de “Le Ciminiere” in viale Africa.
Circa ottanta gli eventi previsti, con un occhio particolarmente attento alle dinamiche contemporanee e agli scenari internazionali.
Il programma definitivo sarà disponibile on line sul sito https://www.cataniabookfestival.com a ridosso dell’apertura del Festival.
L’edizione dello scorso anno, tenutasi in piena pandemia con tutte le misure di sicurezza del caso, ha registrato tremila partecipanti in presenza.
Tra essi, molti provenienti anche da altre regioni d’Italia quali Emilia Romagna, Lazio, Lombardia e Calabria.
Alla Fiera del libro, inoltre, saranno presenti gli espositori di circa venti editori indipendenti al blocco C de “Le Ciminiere”, dalle 9:00 alle 21:00.
“Catania Book Festival” ospiterà l’esordio in narrativa di Francesca Michielin, cantautrice e polistrumentista fresca di candidatura ai David di Donatello per il brano “Nei tuoi occhi”.
L’artista incontrerà i lettori sabato 7 maggio con il suo “Il cuore è un organo”, edito da Mondadori.
Stessa casa editrice per “Corpi minori”di Jonathan Bazzi, dirompente talento milanese, che presenterà il nuovo romanzo domenica 8 maggio.
Ci sarà spazio anche per i personaggi fragili e violenti della scrittrice catanese Elvira Seminara che, venerdì 6, presenterà il nuovo “Diavoli di sabbia” edito da Einaudi.
E per gli incontri della coppia di filosofi e scrittori Maura Gancitano e Andrea Colamedici.
Non mancheranno i grandi nomi del giornalismo: su tutti, Peter Gomez, coautore di “Mani pulite. La vera storia”.
La presentazione del libro, scritto insieme a Marco Travaglio e Gianni Barbacetto ed edito da Chiarelettere, si terrà sabato 7 maggio.
Nella stessa giornata, è in programma la presentazione di un altro saggio narrativo: “Maria Giudice”, che la scrittrice Maria Rosa Cutrufelli ha dedicato alla madre, Goliarda Sapienza.
Sono solo alcune delle firme che presenteranno le loro opere alla terza edizione del “Catania Book Festival”: tutte “prime volte” per la Sicilia.
A illustrare i contenuti della nuova edizione, nel corso di un incontro con i giornalisti tenutosi a “Le Ciminiere”, è stato Simone Dei Pieri, il direttore artistico del Festival.
Insieme a lui, Alessia Ballato, referente della Circoscrizione Sicilia di Amnesty International.
“Abbiamo un debole per la bellezza classica – ha spiegato – e una spiccata predilezione per il bello contemporaneo”.
“Per la terza edizione – ha aggiunto – abbiamo scelto Mercurio, il dio messaggero della mitologia, che ci presta il suo fascino di scattante protettore dell’eloquenza“.
Protettore dei viaggiatori, del dialogo e delle trasformazioni, era considerato il messaggero degli dei.
Ambasciatore e protagonista della terza edizione, Mercurio diventa l’emblema di una rinascita che va oltre le preoccupazioni e le angosce dettate dal momento storico in corso.
“Siamo fieri – ha sottolineato – di essere messaggeri della lettura e della scrittura, in una città complessa come Catania”.
Soprattutto, in una fase cruciale di ripartenza.
“L’orgoglio di avere resistito già dalla prima edizione alle incertezze della pandemia – osserva Simone Dei Pieri – ci ha regalato ulteriore energia per continuare”.
“Parlare di libri al Sud – prosegue – oggi è sinonimo di resistenza civile“.
Il Festival, inoltre, vanta un valore aggiunto che pochissimi, in Italia, posseggono.
Ovvero, un’organizzazione che si fonda sulle energie di giovani in media sotto i trenta anni di età.
E una partecipazione che annovera soprattutto lettori altrettanto giovani.
In sintesi, la smentita dei dati che vogliono il Sud sempre più lontano dalla lettura, soprattutto le nuove generazioni.
“Catania Book Festival” è un evento in cui si genera consapevolezza.
E, pertanto, non può mancare l’attenzione per i diritti dell’umanità.
Ne è convinta Alessia Ballato, referente della Circoscrizione Sicilia di Amnesty International.
Durante la conferenza stampa di presentazione, l’attivista ha definito la cultura “un paio di occhiali che servono per vedere meglio il mondo”.
Uno strumento di fondamentale importanza per accendere i riflettori sul tema dei diritti umani.
Diritti umani che, come ha spiegato l’esponente dell’organizzazione non governativa, “promuovono il pieno sviluppo della persona nella sua unicità e, quindi, della sua libertà e creatività”.
” Pensiamo che la fantasia e la cultura -afferma Alessia Ballato – non siano fini a se stesse ma risultino interdipendenti”.
In una simile ottica, “Catania Book Festival” non è certo, soltanto, una semplice fiera del libro ma rappresenta a tutti gli effetti uno spazio per promuovere la riflessione su temi focali come i diritti umani.
Ecco perchè, venerdì 6 maggio alle 15:30, è in programma la presentazione del Rapporto Amnesty International Italia.
Il report prevede un focus sul caso Afghanistan e sul conflitto in Ucraina.
Due tragedie in pieno svolgimento, sulle quali il team dell’evento ha ritenuto doveroso fare una riflessione.
Il “Catania Book Festival” sarà anche l’occasione per incontrare autori che si misurano con scritture diverse da quelle letterarie o giornalistiche.
Venerdì 6 maggio sarà la volta di Isabella Premutico, influencer romana molto seguita.
Spazio anche a molti autori esordienti, all’arte, ai social media, alla comunicazione, al cinema, ai laboratori per bambini e alle opportunità per i giovani dell’Europa.
Tra le novità della terza edizione, c’è anche il lancio della prima collezione NFT al mondo, interamente legata a un evento culturale, con una finalità nobile.
Ovvero, piantare alberi per nuove foreste.
Ad accogliere la mostra saranno quattro sale.
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