Catania, il sindaco non chiude le scuole per l’allerta meteo: minacciato sui social

Il sindaco della città etnea viene minacciato per non avere diramato l’ordinanza: lo screen del messaggio minatorio

Enrico Trantino
Enrico Trantino – catanialive24.it

Una mancata ordinanza di allerta meteo che diventa addirittura motivo di minaccia. È successo a Catania, al primo cittadino Enrico Trantino che sui social si è visto recapitare messaggi dal contenuto violento solo per non aver fatto saltare un giorno di scuola ai ragazzi.

Catania: cos’hanno scritto a Trantino

Messaggio minatorio al sindaco di Catania – catanialive24.it

Il sindaco sulla propria pagina Facebook ha pubblicato un messaggio che gli è stato recapitato: “se non metti allerta meteo domani ti sparu uda capa“. Un testo minaccioso che dà chiara l’idea di come, invece, ci sarebbe bisogno di più scuola ed educazione. Lo stesso sindaco ha provato a ironizzare: “A giudicare dalla quantità di messaggi sgrammaticati e volgari che mi sono arrivati, non farebbero male a molti di voi doppi turni giornalieri”, ha scritto alla fine del post nel quale ha evidenziato che è sua priorità garantire l’incolumità dei cittadini, in particolare degli studenti, e proprio per tale motivo non prenderà mai decisioni in merito a cuor leggero.

Le allerte, ha proseguito il primo cittadino, sono “da diramare solo in condizioni di rischio ma non interverrò mai solo per ingraziarmi il favore di tanti giovani”.

Trantino aveva assicurato che sarebbe intervenuto prontamente in caso di emergenza con responsabilità e che non avrebbe ceduto a richieste infondate. Proprio sulle dicerie a alle illazioni è dedicato il post del giorno precedente. Il sindaco ha dovuto infatti spiegare che sul web circolano post fake a lui attribuiti e anche un messaggio vocale inviato in una chat di amici di mio figlio nel quali li prenderebbe in giro. Ha chiarito che dalla Protezione Civile non erano previste situazioni allarmistiche tale da rendere necessario l’emanazione dell’allerta meteo.

Non è la prima volta che i sindaci si vedono recapitare messaggi del genere per non andare a scuola. È successo anche in altre zone d’Italia come San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, nel settembre dello scorso anno dove il sindaco Giorgio Zinno, allo stesso modo del collega catanese pubblicò lo screen sgrammaticato di uno studente (ma senza contenuti minatori) dove chiedeva di chiudere le scuole perché pioveva “troppo assai”. Zinno rispose che visto il modo di scrivere, aveva bisogno proprio di frequentare il proprio istituto.

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