Tante e bellissime le escursioni in trekking sull’Etna sono una di quelle esperienze che non si possono non fare. Ecco come visitare il vulcano a piedi.
Potrebbe suonare un po’ strano e magari mettere anche un po’ di impressione decidere di camminare sulle strade sterrate che percorrono le pendici fino alla vetta del vulcano più attivo d’Europa, eppure le escursioni in trekking sull’Etna è una di quelle esperienze che non si possono non fare se si va in visita nella città o tanto più se si è catanesi e siciliani.
In effetti sono diversi i percorsi che in camminata si possono fare sui vari versanti del vulcano e tutti sono incredibili. E i modi per farlo sono diversi: dall’affidarsi alle guide alpine e tour operator fino a cammini in solitaria, è bene sottolineare in questo caso però che niente va preso sotto gamba; qui si parla di una vera e propria montagna nel cuore del Mediterraneo con altezze importanti che arrivano a superare i 3 mila metri di quota per cui è importante studiare i percorsi e magari farsi affiancare da esperti.
I migliori percorsi trekking sull’Etna
In generale c’è da dire che i diversi percorsi sono tutti organizzati; molti i rifugi che si trovano sulle strade, alcuni appartenenti alla forestale altri gestiti privatamente, così come si possono trovare bivacchi da usufruire gratuitamente. Per cui si può tranquillamente progettare un’escursione sull’Etna di più giorni.
Una delle escursioni in trekking più belle da fare è quella che dai piedi del vulcano porta ai Crateri Sommitali. La salita che percorre il sentiero Schiena dell’Asino, costeggia la valle di Bove, passa per la partenza della funivia e arriva alla torre del Filosofo. Si tratta di un grande classico per il quale comunque vanno calcolate circa 7 ore di cammino tra andata e ritorno e dove la difficoltà è data dalla friabilità del terreno che facilita solamente la discesa.
Naturalisticamente eccezionale è invece il percorso da Piano Fiera a Rifugio Monte Scavo; 19 km e passa di camminata che passano attraverso la colata lavica del 1832 e le 3 Grotte dell’Angelo. Qui la sosta diventa per forza d’obbligo. Ma per chi non vuole un’escursione così impegnativa, può ripiegare in una camminata più facile del Parco dell’Etna che parte dalle lecceta di Prato Fiorito e arriva ai 1350 metri del Rifugio Zampini, in più o meno 6 ore si fa andata e ritorno.
Infine, non si può non consigliare l’escursione che va dal Rifugio Citelli fino ai Crateli Sommitali passando dall’Osservatorio Etneo. Siamo sul versante nord-est del vulcano, ma anche in questo caso parliamo di un percorso impegnativo che richiede come minimo circa 11 ore tra andate e ritorno.