Sono ore caldissime per il destino del titolo sportivo del Catania.
Oggi, infatti, è scaduto il termine per il pagamento dei 660 mila euro dovuti da Sigi, necessari a consentire ai curatori fallimentari l’esercizio provvisorio nei primi mesi del 2022.
Secondo le ultime notizie sviluppatesi nell’arco della mattinata, la Sport Investment Group Italia sarebbe riuscita a racimolare da sè soltanto 150 mila euro.
Tuttavia, ulteriori 130 mila euro sarebbero giunti nelle casse del club rossazzurro in qualità di ritorno di somme dall’Agenzia dell’Entrate.
Ciò nonostante, tale somma, riguarderebbe un discorso svincolato dal pagamento dovuto da SIGI.
Quest’ultima, infatti, sarebbe tenuta a effettuare il versamento con soldi propri, non tenendo conto dei fondi di proprietà del Catania.
I curatori fallimentari sarebbero, però, propensi a prorogare l’esercizio provvisorio per il solo mese di gennaio.
Questo permetterebbe, naturalmente, di far proseguire l’attività agonistica della truppa di Baldini fino a febbraio, nonchè di tenere accesa la speranza di riuscire a portare il titolo sportivo all’asta.
Conditio sine qua non, però, il saldo di quel che manca dei 660 mila euro da parte della Sport Investment Group Italia entro il secondo mese dell’anno.
Il futuro del calcio a Catania resta sempre in bilico: si attende entro le prossime ore la decisione del Tribunale.