Catania si stringe attorno all’amatissima Sant’Agata.
Ai devoti era mancato l’abbraccio con la Patrona, interrotto dalla pandemia che, negli ultimi anni, ha reso necessari alcuni provvedimenti dolorosi.
Stop forzato dal 2020, sia in occasione della festività del 3 febbraio, con la processione dell’offerta della cera, che per le celebrazioni di agosto,
Il 16 e 17 agosto del 2022, finalmente, la città ha potuto riappropriarsi dei festeggiamenti secondo le modalità che hanno sempre contraddistinto il rapporto tra la comunità e la Patrona.
In particolare, grande è stata la gioia dei fedeli che hanno recuperato il contatto con il busto reliquiario.
Devozione e intensità hanno contraddistinto il ricco programma di eventi in onore di Sant’ Agata, martirizzata durante le persecuzioni sotto l’imperatore Decio.
Il 17 agosto è una data molto importante nel calendario delle celebrazioni legate alla Patrona.
In quel giorno, nel 1126, le reliquie rientrarono nel Duomo di Catania.
Nel 2022, ricorre infatti l’ottocentonovantaseiesimo anniversario della traslazione dei resti di Sant’Agata da Costantinopoli.
Martedì 16 e mercoledì 17 agosto sono state due giornate molto intense.
La prima, ha preso il via con l’esposizione del Velo rosso di Sant’Agata.
A portare in giro la reliquia attorno alle vie che costeggiano la Cattedrale di Catania, consacrata alla Patrona, è stato monsignor Barbaro Scionti.
Secondo la tradizione, il velo di seta che coprì la giovane martire costretta a camminare sui carboni ardenti, fu portato in processione un anno dopo la sua morte, avvenuta il 5 febbraio del 251.
I fedeli invocarono l’arresto del flusso lavico proveniente dall’Etna, che minacciava Catania.
Le cronache dell’epoca raccontano un vero e proprio miracolo da parte di Sant’Agata.
Pare infatti che il magma abbia risparmiato i residenti e le loro dimore.
Nel corso della seconda giornata, dopo la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Luigi Renna, insediatosi a Catania il 19 febbraio scorso, un altro momento focale è la processione con le Reliquie della Santa Patrona, nelle zone attorno alla Cattedrale di Catania e alla piazza Duomo.
Giovedì 18 agosto, infine, a conclusione dei festeggiamenti, alle 18:00 è in programma la celebrazione della Santa Messa solenne.
Dopo lo spettacolo dei giochi pirotecnici visti dalla suggestiva terrazza su Porta Uzeda del Museo Diocesano di Catania, ci sarà spazio per il jazz newyorkese e la grande musica di qualità.
Proprio il 17 agosto la Camerata Polifonica Siciliana, in occasione dell’ottocentonovantaseiesimo anniversario del ritorno in città delle reliquie della Santa, organizza un concerto.
“Jazz Atmosphere from Harlem“, questo il titolo dell’evento in programma a partire dalle 20:00, chiude la rassegna “Corti e Castelli“.
Protagonista, il quintetto del cantante e chitarrista e compositore etneo, newyorkese di adozione, Antonio Barbagallo.
Insieme a lui, si esibirà una formazione di grandi nomi della musica afro-americana: Andrea Beneventano al pianoforte, Francesco Cusa alla batteria, Fabrizio Sciacca al basso e Giuseppe Asero al sax contralto
Da circa trent’anni l’artista ha scelto di vivere nella Grande Mela, punto di riferimento per eccellenza della scena jazzistica internazionale.
Proprio alla metropoli più emblematica degli Stati Uniti, ha dedicato l’ultimo album “Clouds in a Hurry” uscito lo scorso aprile e prodotto dall’etichetta pugliese Dodicilune.
I decenni trascorsi a New York hanno sicuramente impresso nel suo sound i colori variegati della trasversalità culturale della straordinaria città.
Tradotto in note musicali tutto ciò corrisponde ad una grande versatilità che si manifesta sia nel repertorio che nel suo linguaggio improvvisativo sempre teso alla ricerca di un filo conduttore che amalgami in scioltezza le diverse componenti stilistiche del mondo del jazz.
Non è la prima volta che la Camerata Polifonica Siciliana, storica associazione concertistica classica catanese da sempre attenta alle contaminazioni, ospita eventi di jazz.
Un concerto che si accompagna a una visuale privilegiata e a uno scenario incantevole, esaltato dalle festività agatine, quando gli spari dei giochi pirotecnici tingono il cielo di mille colori:
Il tutto, in una terrazza che immerge nella peculiare bellezza paesaggistica offerta dall’Etna e i suoi dintorni, insieme alle splendide architetture barocche di Catania.
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