Ieri a Cefalù, in provincia di Palermo, un operaio di 45 anni è morto stroncato da un malore improvviso che lo ha colto poco dopo il turno di lavoro. Inutili i soccorsi.
Un malore improvviso, poco dopo aver terminato il turno di lavoro, poi si è accasciato al suolo privo di sensi sotto gli occhi dei colleghi. È morto così un operaio di 45 anni nel pomeriggio di ieri a Cefalù, centro della provincia di Palermo.
Subito è stato dato l’allarme e sul posto, in un hotel in cui erano in corso dei lavori di ristrutturazione, sono arrivati i soccorsi del 118. Purtroppo, i sanitari non hanno potuto far nulla per il 45enne: inutile ogni tentativo di rianimazione. Intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti del caso.
Cefalù, malore poco dopo aver terminato il turno di lavoro: muore operaio di 45 anni
Dramma nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 gennaio, a Cefalù, in provincia di Palermo. Un operaio è morto improvvisamente poco dopo aver terminato il turno di lavoro. Si tratta di Domenico Manganello, 45enne originario di Collesano.
Manganello si trovava in un hotel sul mare, in cui erano in corso dei lavori di ristrutturazione, quando, come riporta la redazione di Palermo Today, poco dopo aver finito il suo turno, ha accusato un malore e si è accasciato al suolo. Tutto sotto gli occhi dei colleghi che hanno immediatamente chiamato il numero unico per le emergenze.
Pochi minuti e presso l’albergo, sito in via Cavallaro, è intervenuto lo staff medico del 118. I soccorritori hanno provato a rianimare in tutti i modi l’operaio, ma alla fine, purtroppo, si sono dovuti arrendere all’evidenza costatandone la morte.
Sul posto anche i carabinieri e lo Spresal
Accorsi anche i carabinieri e gli ispettori dello Spresal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro) che hanno condotto gli accertamenti e le verifiche sul caso. In tal senso sono stati sentiti i colleghi che si trovavano sul posto al momento della tragedia. Nelle prossime ore l’autorità giudiziaria potrebbe stabilire l’esame autoptico sulla salma che è stata traferita presso l’Istituto di Medicina legale del Policlinico del capoluogo siciliano.