La Regione Siciliana continua a lottare contro la pandemia da Covid-19, iniziata ormai da quasi 2 anni. L’ente, infatti, è riuscito a creare da zero circa un centinaio di nuovi posti di terapia intensiva, fondamentali per riuscire a garantire adeguata assistenza ai pazienti afflitti dal virus in forma più grave.
Novantacinque posti di terapia intensiva e subintensiva completati, per la precisione, mentre altri 194 sono in cantiere, da attivare entro qualche mese; attrezzature elettromedicali per 18 milioni di euro e 14 nuove ambulanze a disposizione di aziende sanitarie e ospedaliere.
Questi gli importanti risultati raggiunti, in un anno di attività, dalla Struttura commissariale per l’emergenza Covid, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in qualità di commissario dello Stato.
Per quanto riguarda i 95 nuovi posti letto di terapia intensiva e subintensiva, gli interventi hanno riguardato l’Ospedale “Parlapiano” di Ribera (20 posti), nell’Agrigentino; il “Garibaldi-Centro” (16) e il Policlinico “Rodolico” a Catania (15); il Policlinico “Martino” di Messina (15); l’Ospedale “Civico” (12) e il Policlinico “Giaccone” a Palermo (17). Entro la fine dell’anno, con il completamento di altre 194 unità, si arriverà ad un totale di 289 posti letto creati, equivalenti a circa il 50% del target.
Continua, in parallelo, anche l’impegno per riqualificare i Pronto soccorso, con 15 interventi la cui conclusione è prevista, entro dicembre. La Struttura commissariale è pronta a sottoscrivere 18 nuovi contratti e appaltare 20 nuovi lavori per quanto concerne i posti letto di terapia intensiva e subintensiva, sia per quanto riguarda i Pronto soccorso. In termini finanziari, il Piano definitivo in corso di approvazione prevede 237 milioni di euro, mentre gli impegni finora assunti ammontano a 100 milioni.
MUSUMECI: “GRANDE LAVORO DELLA STRUTTURA COMMISSARIALE”
«Voglio esprimere il mio apprezzamento – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – per i risultati finora raggiunti dalla Struttura coordinata dall’ingegnere Tuccio D’Urso, che un anno fa ho chiamato alla guida dell’ufficio. I miei ringraziamenti vanno anche alle imprese e ai fornitori che si sono assunti fino ad ora il carico economico, in attesa del trasferimento della seconda anticipazione da Roma. Ormai è questione di giorni – mi assicura D’Urso – e riprenderanno regolarmente le erogazioni finanziarie».