Ricordate Morimoto, l’attaccante giapponese che ha fatto impazzire il Catania sfiorando anche l’Europa League con una squadra bellissima? Ecco che fine ha fatto il giocatore e cosa fa oggi a distanza di anni
C’era una volta il Catania in Serie A, uno scenario che ci auguriamo di rivedere il prima possibile per la passione della tifoseria, il blasone storico del club e in generale per riportare la Sicilia nella massima competizione calcistica italiana. E’ ancora impresso nella mente, del resto, la squadra dei ‘miracoli’ che ha aperto un ciclo nel calcio nostrano con profili come Diego Simeone, Rolando Maran, Vincenzo Montella e giocatori in campo come Giuseppe Mascara e Alejandro Gomez.
Quel percorso porta i rossoblu ai record di punti in Serie A, lottando per un’intera stagione anche per un inedito posto in Europa League, competizione mai centrata dai catanesi nella loro storia, salvo non riuscirci proprio sul più bello ma onorando in una maniera gigantesca il tifo cittadino e rendendo il Catania famoso in tutto il panorama europeo per realtà e qualità di gioco.
Morimoto, un simbolo del Catania dei sogni
Di quegli anni ci fu in particolare un giocatore protagonista e simbolo assoluto oltre a quelli precedentemente citati. Un giocatore che è indelebile nel cuore dei catanesi nonostante gli anni passati inesorabilmente: Takayuki Morimoto, iconico giocatore giapponese che ha appunto scritto un capitolo indimenticabile nella storia del Catania Calcio, trasformandosi in un autentico idolo per i tifosi etnei.
Il suo percorso calcistico iniziò nel 2006 quando, a soli 18 anni, fece il suo ingresso nel panorama calcistico europeo, firmando per il Catania. Noto per la sua velocità, agilità e precisione nei tiri, si è guadagnato il rispetto e l’affetto della tifoseria locale grazie alle sue prestazioni straordinarie in campo. La sua prima stagione ha segnato l’inizio di una relazione speciale con il club e la città, poi la sua abilità nel segnare gol cruciali e la dedizione dimostrata in ogni partita hanno contribuito a consolidare la sua immagine in città.
Soprannominato Maremoto per un divertente gioco di parole, la gente lo ha amato anche per la sua simpatia, spontaneità e per la provenienza che soprattutto in quegli anni rappresentava una novità assoluta. E’ stato del resto il primo giapponese a segnare in Serie A, un traguardo che ha sottolineato la sua importanza nella storia del calcio asiatico. La sua presenza in campo ha illuminato lo stadio Massimino, e il suo nome è rimasto impresso nei cuori dei tifosi, diventando sinonimo di grinta, talento e dedizione.
Morimoto, l’addio alla Sicilia e cosa fa oggi
Oltre ai successi individuali, Morimoto ha contribuito alla crescita del Catania come squadra, aggiungendo un tocco internazionale e una prospettiva unica alla formazione siciliana. La sua esperienza a Catania è stata caratterizzata non solo da trionfi sul campo, ma anche da momenti di condivisione e connessione con la comunità locale. Anche dopo la sua partenza, infatti, l’eredità di Morimoto è rimasta intatta e il legame con la città profondo.
Qualcuno però lo ha inevitabilmente perso di vista dati gli anni e verrebbe da chiedersi che fine abbia fatto poiché, dall’addio nel 2013, non ha mai più giocato in Italia. Per chi non lo sapesse, all’età di 35 anni, Morimoto fa ancora il calciatore. Lo fa in particolare all’ASD Akragas nella Serie D greca. E’ stato un altro ex catanese a portarlo in questa inaspettata avventura: Nicolas Spolli, ex giocatore argentino anche protagonista del Catania dei sogni in quegli anni che portano parecchia nostalgia nel cuore dei figli dell’Etna.