Sia Eccellenza Monsignor Michele Pennisi giunge al traguardo del cinquantesimo anniversario di ordinazione presbiteriale.
Un momento focale nel lungo percorso di impegno ecclesiale per l’Arcivescovo emerito di Monreale.
Originario di Licodia Eubea, dove è nato il 23 novembre del 1946, Monsignor Michele Pennisi ha trascorso i primi anni della sua infanzia a Grammichele, in una famiglia profondamente cattolica.
E proprio nella Chiesa Madre di Grammichele, venerdì 9 settembre alle 19:00, si terrà la celebrazione del Giubileo sacerdotale.
A comunicarlo, è la Diocesi di Caltagirone, attraverso il Vescovo, Calogero Peri.
UN PROFONDO LEGAME CON IL TERRITORIO ETNEO
Il giovane Michele Pennisi trascorse nella Diocesi di Caltagirone gli anni del seminario minore.
Alunno dell’”Almo Collegio Capranica” a Roma, ricevette l’ordinazione sacerdotale il 9 settembre 1972 nella Chiesa Madre di Grammichele, per l’imposizione delle mani dell’allora vescovo di Caltagirone, Monsignor Carmelo Canzonieri.
Nella Diocesi di origine, ha svolto diversi ruoli e ministeri.
Ha assunto diversi incarichi di primo piano, quali vicario cooperatore nella Chiesa Madre di di Grammichele, rettore del Santuario di Santa Maria del Piano e vice assistente del Settore Giovani dell’Azione Cattolica.
Dal 1985 al 1992 è stato rettore del Seminario Vescovile di Caltagirone.
IMPEGNO PASTORALE E STUDI TEOLOGICI
Nei lunghi anni del suo impegno ecclesiale – Sua Eccellenza, oggi settantacinquenne, ha concluso il ministero episcopale a Monreale nel luglio scorso – Michele Pennisi si è particolarmente distinto per lo strenuo impegno a favore della legalità.
Una posizione espressa con fermezza anche attraverso l’allontanamento dalle confraternite religiose di soggetti moralmente ambigui o vicini a contesti mafiosi.
Uomo di grande cultura, ha sempre manifestato sincera vicinanza alle istituzioni scolastiche, promuovendo il dialogo tra i più giovani e la Chiesa.
All’azione pastorale, ha sempre affiancato gli studi teologici e l’impegno accademico, approfondendo il pensiero di Don Luigi Sturzo, originario di Caltagirone.