Era necessario? E’ quello che certamente pensano i numerosi automobilisti catanesi e non che transitano dalla tangenziale e rimangono intrappolati in code lunghissime.
La tangenziale di Catania è un caos. Lo è sempre stata, a dir il vero, anche senza cantieri. Ma negli ultimi mesi a causa dell’installazione della nuova barriera spartitraffico il caos è totale.
Le code sono perenni. In qualsiasi giorno della settimana, in qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi direzione si viaggi. E se nel fine settimana si sta in coda dai 15 ai 20 minuti, durante i giorni feriali la tangenziale si trasforma in un enorme tappeto di auto.
I cantieri per l’installazione della nuova barriera sono più di uno e, vista la lunghezza del percorso e la lentezza nell’installazione i lavori, è evidente, si protrarranno per mesi e mesi creando disagi incalcolabili.
Il caos della tangenziale, infatti, per la teoria dei vasi comunicanti blocca un’intera città. Chi ormai è consapevole dell’impossibilità di percorrere l’autostrada, cerca strade alternative andando a congestionare altre arterie cittadine come la circonvallazione ( già di per se nel caos ).
Ma il cantiere, anzi i cantieri, erano davvero così improcrastinabili? Affidiamo la spiegazione ai vertici dell’Anas
La barriera, dunque, è necessaria soprattutto per la sicurezza. A questo punto, però, ciò che si deve chiedere è la velocità. Un argomento purtroppo delicato nei cantieri stradali siciliani che, è consuetudine, vanno più che a rilento.
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