Il pandoro è una bontà irrinunciabile di questo periodo natalizio, ma a patto che sia di qualità: ecco come riconoscere un prodotto di livello da uno scarso
Una belle cose meravigliose di questo periodo di Natale, oltre ai regali, alle serate in famiglia e quanto di altro di magico offre questo momento dell’anno, c’è sicuramente l’assaporare il pandoro, una bontà tipica di questi giorni e che diventa facilmente un jolly di qualsiasi ora. Può essere il pezzo forte della colazione, la merenda successiva ma anche il dolce dopo pranzo per poi rigiocarla come merenda pomeridiana e nuova chiusura nel post cena.
Un loop perpetuo considerando quanti pandori ci ritroviamo a casa tra regali vari di amici e parenti. Quel che conta, in questi casi, è che sia un buon pandoro. Perché se è di qualità viene giù che è una bellezza e soprattutto lo digeriamo facilmente, se invece è un prodotto non proprio top, diventa meno entusiasmante consumarlo a più riprese e in più ci ritroveremmo con non pochi problemi di pancia. Ma come riconoscere uno buono da uno meno?
Ci sono alcuni metodi per riconoscere un opera culinaria all’altezza. Si parte dalla forma classica: deve essere una stella ottagonale. E’ una firma indelebile della tradizione che richiama non a caso proprio alla festività. Non trovarlo così potrebbe essere sinonimo di un fake. La superficie esterna ovviamente non deve avere una crosta ma deve essere liscia e morbida come comunemente lo ritroviamo.
Un pandoro pregiato, inoltre, deve essere asciutto e soffice al taglio, rivelando un’interna alveolatura piccola e omogenea. Questo è il risultato di una lievitazione lenta e attenta, esente da bruschi sbalzi termici. Non deve ungere quando lo si tocca, né deve essere umido. Se sporca al contatto non è un buon segno. E non parliamo di zucchero appiccicoso che si aggiunge in secondo momento, ma di pandoro stesso.
Il colore della pasta è altrettanto significativo. Un giallo uniforme testimonia l’attenzione dedicata alla selezione degli ingredienti, così come il profumo fresco di burro, vaniglia o addirittura agrumi promette un’esperienza gustativa all’altezza. Il peso anche è un dato importante in questa chiave: deve risultare “pesante” proporzionalmente alle sue dimensioni contenute. Sarebbe sinonimo di qualità. Ne avrai sicuramente una a casa in questo momento e potrai da subito sperimentare quanto detto. Se è di qualità, vacci dentro.
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