Lo sapevi che c’è un modo per sapere, secondo quanto stabilito dalla legge, quante ferie dovrebbero spettarti? Scopriamolo insieme
Quando parliamo del calcolo delle proprie ferie maturate ci sono tanti aspetti e fattori da prendere in considerazione e, proprio per questo motivo, potremmo a tutti gli effetti considerarlo un compito a dir poco complesso e soprattutto delicato nella gestione della propria attività ma più di tutto della propria equipe di lavoro.
Proprio per questo motivo, oggi vogliamo invece provare a spiegare a voi come poter fare per effettuare questo calcolo in totale autonoma. In questo modo, dunque, anche se magari con qualche piccolo errore di stima, potreste riuscire scoprire in anticipo l’apporto di ferie che vi spettano e dunque anche a poter organizzare qualche viaggio o ancora qualche periodo di relax con più calma. Per sapere dunque cosa dice la legge in merito, continuate a leggere insieme a Noi.
Sono ben due le cose che bisogna fare se si vogliono calcolare le proprie ferie maturate e dunque spettanti nell’arco di un anno. Innanzitutto, bisogna cominciare con l’informarsi circa l’esistenza di un CCNL, vale a dire di un contratto collettivo nazionale del lavoro. Questo è specifico e inerente per ogni azienda e, nel caso in cui esista, sarà proprio al suo interno che si potrà trovare il numero dei propri giorni accumulati. Diversa, invece, è la questione se questo tipo di contratto non è esistenze o presente.
In questa situazione, infatti, bisognerà fare appello alle settimane standard stabilite dalla legge per la legge, vale a dire ben quattro settimane lavorative. La seconda cosa da fare, inoltre, è prendere in esame il proprio contratto di lavoro e la sua tipologia: vale a dire se ad esempio si è stati assunti per un tipo di contratto full time, part time orizzontale o verticale, o ancora misto. Ma soprattutto a tempo determinato, indeterminato o per finire anche in apprendistato.
Andando più nel dettaglio, dunque, possiamo vedere che secondo quanto stabilito dal CCNL ci sono vari tipi di contratto a cui si può andare incontro e che possono dunque influenzare il numero di ferie di cui possiamo godere nel corso dell’anno. Ad esempio, un determinato avrà lo stesso numero di ferie per calcolo dell’indeterminato ma in modo proporzionale.
L’apprendistato invece avrà un numero di giorni analogo a coloro che sono assunti secondo lavoro subordinato. Per finire, chi ha un lavoro intermittente o a chiamata maturerà le ferie in base ai giorni lavorativi. Per calcolare nello specifico le proprie giornate accumulate, dunque, non si deve fare altro che dividere il valore delle ferie annuali per il numero dei mesi che si è lavorato.
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