Chioschi di Catania, una delle grandi tappe turistiche della città. Ma come sono diventati così famosi? Ecco la storia.
Non solo gli arancini, le Rame di Napoli e i tantissimi primi e secondi piatti che rendono unica la cucina catanese. Quando si parla di ambito culinario della città, è doveroso citare anche le bevande e in particolare un luogo simbolo in assoluto che attirano e incuriosiscono ogni anno migliaia di turisti: i chioschi tipici. Belli da vedere, da vivere e da assaporare considerando i tanti drink che hanno da offrire in ogni singola sede.
Ma come nasce e diventa famoso questo luogo suggestivo? Tutto è iniziato nel lontano 1896 con l’avvento del chiosco Costa in piazza Stesicoro, poi spostato in piazza Spirito Santo, e il chiosco Vezzosi in piazza Duomo, successivamente collocato in piazza Vittorio Emanuele III. E’ da lì che ha poi avuto origine il tutto con queste strutture diventate delle tappe fisse e caratteristiche, quadrate o circolari, dotate di aperture simili a finestre, da cui i venditori distribuiscono bevande rinfrescanti. Il successo delle prime due sedi ha poi portato a una scia che ha attraversato la storia fino ad oggi.
L’origine di questa tradizione risale infatti, ancor più precisamente, ai venditori ambulanti di bibite, noti come “zammù”, che offrivano bevande come l’anice. Nel corso del tempo, questa pratica si è evoluta, trasformandosi da un’attività ambulatoriale a un’occupazione stanziale in strategiche aree ombrose, dove i venditori possono servire rinfreschi alla popolazione catanese desiderosa di alleviare le temperature estive.
La tradizione degli sciroppi di frutta mescolati al seltz sembra derivare dall’utilizzo dell’acqua naturalmente effervescente del lago Naftia, situato nei pressi di Palagonia. Questa acqua, nota come la “mofeta dei Palici” caratterizzata da intense emissioni di anidride carbonica, ha storicamente svolto un ruolo commerciale significativo.
Tra le bevande più celebri offerte al chiosco spicca il seltz al limone e sale, nonché ricette rinfrescanti come il mandarino al limone, preparato con sciroppo di mandarino e succo di limone appena spremuto. La piacevolissima sensazione di dissetarsi presso questi posti è strepitosa, soprattutto dopo una lunga mattinata a Catania sotto il solito sole bollente e tra le tante fatiche turistiche del giorno.
Non male anche il tardo pomeriggio e sera quando, dopo aver usufruito abbastanza durante la giornata, c’è tempo anche per rilassarsi un po’ presso questi posti e ammirare la vera Catania tra strade, persone e usi e costumi. Innegabilmente un’esperienza unica, che si venga dall’estero o dalla stessa Italia.
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