Covid-19, gli effetti si fanno sentire anche sui prezzi al dettaglio.
Il Comitato Vulcania interviene a seguito delle molteplici segnalazioni ricevute. Denuncia, infatti, la speculazione dei presidi sanitari.
Mascherine e presidi sanitari venduti a prezzi incontrollabili. Mascherine Fpp2 a 4 euro e non a 0,75 centesimi. Data la situazione vigente, il Comitato Vulcania esorta a prendere dei provvedimenti in merito e avviare un monitoraggio e un’indagine sulla gestione della vendita e dei prezzi dei dispostivi sanitari: mascherine, guanti, alcool, gel disinfettante etc.
“I cittadini hanno ancora freschi nella memoria i rincari avvenuti durante il primo lockdown. Quando una mascherina ffp2 è arrivata a costare oltre 20 euro. Sono preoccupati in quanto temono fenomeni speculativi e esaurimento delle scorte. Del resto la gente che traffica e commercia sulla paura dei cittadini c’è sempre stata. Figure capaci di lucrare e imporre prezzi al dettaglio che in tempi normali nessuno potrebbe praticare” avverte il Comitato Vulcania
Per queste ragioni, il Comitato Vulcania considera necessario un intervento dell’amministrazione comunale e municipale. Assicurando prezzi minimi e uguali per tutti i sei quartieri della città di Catania: ” Stiamo assistendo a dei comportamenti speculativi inaccettabili che stanno interessando tutto il quartiere e non solo” lamenta.
Angela Cerri: “L’effetto del nuovo decreto ha fatto impennare i prezzi. E con le scorte in via di esaurimento c’è pure chi specula. Vero che sempre ci sarà chi specula sul dolore e sul bisogno ma, nello specifico, nessuna speculazione può essere tollerata o permessa. Se lo scopo di questa quotidiana battaglia contro Covid-19 è di preservare la salute singola e collettiva allora è chiaro che il prezzo dei presidi sanitari necessari deve essere minimo. Mascherine così come guanti e gel disinfettanti sembrano la nuova vena aurifera scoperta da fior di sanguisughe. Anche sull’alcool disinfettante che scarseggia da due anni nei canali usuali e che viene reperito con prezzi in aumento. Chiediamo interventi e monitoraggi contro le speculazioni sui listini. Non vogliamo che si speculi sulla pelle della povera gente, in questo momento c’è bisogno della solidarietà da parte di tutti noi. Il coronavirus colpisce indistintamente ricchi e poveri, per cui è inutile scatenare una guerra dei prezzi.”
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