La Commissione UE interviene sull’allargamento della discarica di Lentini

Finalmente anche la Commissione UE è intervenuta sul pericoloso allargamento della discarica di Lentini, che rischia di essere una bomba ambientale e sanitaria“.

La risposta della Commissione è un monito chiaro: quella discarica rischia di violare la normativa europea. Le autorità competenti blocchino immediatamente l’iter”.

Ha parlato così l’eurodeputato Ignazio Corrao, in merito alla risposta data negli scorsi giorni dalla Commissione UE sul progetto di allargamento della discarica Grotte San Giorgio-Bonvicino.

Che tanto sta suscitando la protesta dei cittadini di Lentini.

“Chiesto alla Commissione UE di bloccare il progetto”

Sollecitato dagli attivisti del Coordinamento per il Territorio e dal Comitato Antudo di Lentini – prosegue l’eurodeputato – ho denunciato alla Commissione UE che la discarica è attualmente oggetto di inchiesta della Guardia di Finanza, che ha portato all’arresto dei gestori per smaltimento illecito dei rifiuti e disastro ambientale. Come se non bastasse, tutti i decreti di A.I.A. rilasciati per gli allargamenti precedenti non avevano conformità legislativa. Infine, si trova in prossimità delle più importanti zone siciliane per biodiversità e sta colpendo migliaia di residenti con effluvi nocivi e percolato riversato in mare. Cosa deve succedere ancora prima di bloccarne il raddoppio?

Per questo ho chiesto alla Commissione UE di bloccare il progetto per palese violazione delle direttive comunitarie. La Commissione ha confermato le nostre preoccupazioni: l’autorità competente “deve garantire che sia rilasciata un’autorizzazione solo se il progetto è conforme ai requisiti della direttiva sulle discariche”.

Inoltre – ammonisce la Commissione – la discarica non può essere autorizzata se “costituisce un grave rischio ecologico”, cosa che avviene nel caso di Lentini.Continueremo ad essere al fianco dei cittadini di Lentini per impedire la realizzazione di un progetto scellerato“.

Mi auguro che le autorità regionali verifichino i danni ambientali prodotti finora e interrompano immediatamente l’iter e in generale tutti i progetti provenienti dai soggetti inquisiti”.

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