Utilizzi i climatizzatori in inverno per riscaldarti? Devi essere consapevole che questi due errori molto frequenti fanno spendere di più in bolletta. Come evitarlo
E’ tempo di accendere i riscaldamenti. Non si può fare altrimenti ora che Natale è davvero alle porte e ci si affaccia verso il vero periodo freddo dell’inverno che partirà soltanto adesso per poi prolungarli soprattutto tra gennaio e febbraio proseguendo anche a marzo. All’interno delle mura domestiche, per quanto possa essere di base calda casa, bisogna giocoforza riscaldarsi con l’ausilio di qualche strumento come i termosifoni o anche i moderni climatizzatori che aiutano in estate a rinfrescarsi e in inverno a stare appunto caldi.
Molti, data questa caratteristica per uno strumento sempre più all’avanguardia con i vari modelli che escono anno dopo anno, ormai nemmeno più acquistano o progettano impianti per termosifoni. Altri, avendo entrambi, preferiscono i climatizzatori per questioni di immediatezza rispetto ai caloriferi che invece hanno una preparazione più lenta come noto. Ci mettono più tempo a scaldare casa rispetto a un getto immediato d’aria calda e allora optano per quest’ultima soluzione. La quale, però, per analizzare anche l’altra faccia della medaglia, una volta spento, non lascia quel torpore piacevole in casa.
Attenzione però, a prescindere da tutto, all’utilizzo dei condizionatori in inverno. Un uso improprio, infatti, porterebbe ad avere un esborso maggiore in bolletta. Una temperatura troppo elevata è il primo aspetto da considerare: impostare la temperatura a livelli eccessivamente alti, per un tempo particolarmente prolungato, può far lavorare il climatizzatore più del necessario. Mantenere la temperatura a livelli confortevoli, intorno ai 20-22 gradi Celsius, evita invece sprechi energetici ed è quindi altamente consigliato.
Anche dimenticare la manutenzione fa la sua parte. Un filtro sporco o un condizionatore non mantenuto in generale adeguatamente richiede più energia per funzionare correttamente. Una manutenzione regolare, inclusa la pulizia dei filtri, garantisce un funzionamento ottimale e riduce i costi a lungo termine. Il consiglio è di non pulirli solo due volte all’anno, ovvero quando giunge l’estate e quando poi arriva l’inverno. Decisamente più saggio farlo con maggior frequenza, non solo per una questione in generale di igiene casalinga ma anche per un mero interesse economico per risparmiare in bolletta. Piccoli dettagli che fanno però la differenza. E che differenza quando poi arriva il momento di pagare.
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