Conto corrente donne, il triste dato in Italia: cosa emerge

Conto corrente donne: quali sono i dati che descrivono la situazione in Italia. L’aggiornamento rispetto al 2017. Progressi fatti ma c’è ancora da agire

conto cottente donne
Conto cottente dedicato alle donne (Catanialive24.it)

Da tempo si parla, ormai, della disparità delle donne rispetto al mondo maschile, soprattutto in campo lavorativo, ma non solo. Per questo si punta al concetto delle cosiddette pari opportunità, aumentando le quote rosa nei ruoli dirigenziali, come anche in politica ma spesso il gap tra uomini e donne resta.

Questo triste dato si vede anche a livello delle disponibilità finanziaria, ed in particolare dei conti correnti. Quelli intestati alle sole donne hanno un triste dato in Italia, lo dice a chiare lettere l’indagine realizzata da Global Thinking Foundation insieme alla testata giornalistica Roba da Donne. Vediamo tutti i dettagli sui dati presentati nel corso nel convegno “Women for society – Diritti Umani e Sostenibilità economica per l’inclusione sociale” organizzato in seno all’evento annuale della fondazione presieduta da Claudia Segre che si è svolto a Milano, a Palazzo Marino.

Conto corrente donne: quali sono i dati in Italia

Conto corrente donne Italia
Conto corrente (Catanialive24.it)

Buoni dati relativi al livello economico per le donne in Italia rispetto ai dati del 2017, anno dell’ultima rilevazione ma molto c’è ancora da fare. Secondo l’ultima indagine, infatti, il 68,8% delle donne italiane dice di essere economicamente autonoma rispetto al 31,2% che, ancora, dipende dal proprio partner o da un altro familiare.

La partecipazione finanziaria delle donne nel nostro Paese è migliorata decisamente rispetto al passato ma non tutto è oro che luccica. Restano, infatti, diverse preoccupazioni, come si legge sul report pubblicato dall’Ansa. Poco più della metà delle donne, infatti, (solo il 58%) possiede, infatti, un conto corrente personale, 12,9%, invece, ne possiede uno co-intestato con il partner o un altro familiare, e il 4,8% non ne possiede uno.

Inclusione finanziaria e parità di genere

Anche dei dati come quelli presentati nel corso di questo evento sono importanti per accrescere la consapevolezza sul tema della parità di genere e su quello ancora più delicato della violenza sulle donne. Lo ha sottolineato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. L’inclusione finanziaria oggi è più forte rispetto al passato e si cerca di ampliarla anche attraverso dei progetti mirati come quello di We4 (we4women.com), prima piattaforma europea sull’inclusione finanziaria realizzata proprio dalla Global Thinking Foundation.

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