Torna alle origini l’ex ministra Lucia Azzolina, dalla scrivania del ministero all’istruzione è tornata nei corridoi delle scuole.
Nata a Siracusa e laureatasi in Filosofia all’Università di Catania, Lucia Azzolina è stata Ministra dell’Istruzione e del Merito durante il secondo governo Conte. Parliamo, quindi, degli 2020-2021 quelli della pandemia da Covid-19, del lockdown e delle chiusure totali, ma anche gli anni delle riaperture e dei banchi monoposto con le rotelle. Sua infatti, fu la proposta controversa di inserire nelle aule scolastiche dei banchi a seduta singola con rotelle che permettessero un maggiore e più efficace distanziamento tra gli studenti, soprattutto nelle classi sovraffollate.
È un dato di fatto che quell’idea sia stata il flop dei primi rientri alla vita quotidiana, in un mondo post pandemico che si ritrovava inevitabilmente segnato, ma l’ex ministra non rinnega nulla e in una passata intervista a Skuola.net sottolinea come “Qualsiasi decisione fosse stata presa rischiava di non essere compresa“. Oggi, chiusa la parantesi politica è tornata a vivere la scuola in maniera più diretta.
Lucia Azzolina, dalla scrivania del Ministero a quella da Preside
In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Lucia Azzolina racconta la sua vita di oggi e di come sia passata dalla scrivania del Ministero a quella di Preside in una scuola di Biella: “È stato un ritorno a casa -ammette-. Qualcuno mi ha chiesto se è stato traumatico e dico di no, a me piace quello che faccio. La scuola è una passione e le devo tutto, vengo da una famiglia umile: l’istruzione scolastica è stata un’ascensore sociale e il dramma odierno è che non lo è per tutti“.
Oggi Lucia Azzolina è preside dell’Istituto comprensivo di Biella 2 a cui è arrivata dopo aver superato il concorso del 2018-19 che pure le è valso qualche controversia. L’ex ministra si è lasciata molto andare anche sulle critiche ricevute durante il periodo del suo mandato istituzionale, sottolineando come essere donna, del Sud e all’epoca grillina (è poi entrata a far parte di Impegno Civico nato dopo la scissione del partito seguendo quindi Luigi Di Maio, ndr) le abbia fatto attirare critiche e commenti definiti avvilenti.
Felice del suo lavoro di oggi, sottolinea come la figura dei presidi sia fondamentale nelle scuole e poi ammette: “Ho fatto molti errori di comunicazione, ma oggi spiego anche che la politica non va demonizzata“.
