Capita spesso di perdere non volendo il libretto della caldaia, ma questo è fondamentale per stare a norma e dimostrare le varie manutenzioni. Ecco cosa si può fare in questa circostanza per rimediare
A volte dimentichiamo anche della loro esistenza a casa, in quanto situate magari fuori un balcone, un terrazzino o nascoste a muro o in armadi o vani nei bagni. Ma le caldaie sono fondamentali per lo svolgimento delle nostre attività casalinghe. Utilizzare acqua calda, lavarsi e – specialmente in inverno – stare al caldo tramite l’ausilio dei termosifoni o in generale dei riscaldamenti.
Tuttavia, ciò che spesso anche accantoniamo, è che la chiave per mantenere la performance ottimale delle caldaie risiede nella loro adeguata manutenzione, una pratica che va ben oltre il semplice benessere: è una questione di sicurezza. Ma in tanti provano ad evitarla per questioni di risparmio ignorando che è fondamentale non solo per evitare multe, ma soprattutto – come detto – l’incolumità di chi vive nell’abitazione e il perfetto funzionamento senza che sovraccarichi consumando di più.
Cosa fare se hai smarrito il libretto della caldaia
La legge impone intervalli specifici per la revisione delle caldaie e la conservazione attenta del libretto rappresenta un aspetto fondamentale di questo processo. Per gli impianti a combustibile liquido o solido con una potenza termica superiore a 100 kW, per esempio, la revisione annuale è obbligatoria, garantendo una supervisione costante per prevenire eventuali malfunzionamenti.
Nel caso di impianti a gas metano o GPL con potenza termica superiore a 100 kW, o impianti a combustibile liquido o solido con potenza inferiore o uguale a 100 kW, la revisione è richiesta ogni due anni. Gli impianti a gas metano o GPL con potenza termica inferiore o uguale a 100 kW devono essere sottoposti a revisione ogni quattro anni.
Conservare diligentemente il libretto della caldaia, come accennato, è essenziale. Oltre a attestare la conformità dell’impianto alle normative, fornisce dettagli specifici sul modello e, quindi, sulla potenza termica. Ma cosa succede se, non volendo, è stato smarrito? La verità è che accade molto più sopesso del previsto, ma fortunatamente c’è una soluzione.
Che si è proprietari o inquilini della casa, si può contattare direttamente la ditta produttrice della caldaia per richiedere un’attestazione ufficiale degli avvenuti controlli obbligatori. Questa procedura, seppur semplice ed efficace, comporta un costo tuttavia accessibile, generalmente attestato intorno ai 40/50 euro. Sempre meglio cercare prima in casa dunque poiché, se gettato tra le scartoffie che tutti noi abbiamo nei cassetti abbandonati, lì dovrà stare. Ma in caso in cui si teme di averlo erroneamente gettato, la soluzione è questa.