Ci sono regole da rispettare per qualsiasi cosa si fa, anche per le temperature che si impostano per i termosifoni, Quindi attenzione!
Con l’inverno che è alle porte nelle case dei cittadini italiani bisogna anche pensare a come riscaldare l’ambiente e le proprie stanze per non soffrire troppo le basse temperature.
Il freddo già si avverte in gran parte della penisola e con i termosifoni la situazione si può facilmente risolvere. Ma bisogna anche stare attenti a quanto calore essi possono emanare, perché sappiamo che lo Stato può farcela pagare cara.
Inoltre, questo argomento vale anche per la nostra salute per una questione termica. Se in pochi attimi subiamo pericolosi sbalzi di temperatura il pericolo è dietro la porta.
Secondo la legge ed anche i medici la temperatura consigliata da tenere all’interno delle nostre case deve aggirarsi tra i 18° ed i 20° in modo da non danneggiare sia l’ambiente che la nostra salute.
Infatti, secondo studi medici una temperatura fin troppo alta può essere infatti dannosa per la salute perché gli ambienti troppo riscaldati favoriscono l’insorgere delle malattie respiratorie come mal di gola, tosse e rinite, soprattutto nei bambini e nelle persone anziane.
Secondo quanto dice la legge, c’è una speciale normativa che indica proprio una precisa regolarizzazione della temperatura, ovvero 20° non solo nelle nostre case, ma anche in ambienti come uffici, negozi, scuole e altri edifici. Questa temperatura è considerata come “comfort climatico”. Inoltre è consigliato non tenerli accesi per più di 6 ore consecutive. Importante inoltre che quando sono accesi, l’ambiente non deve risultare né troppo secco né troppo umido.
Una delle domande più comuni che si pongono i cittadini è: “Ma quanto si paga di multa se non rispetto la temperatura?” Secondo quanto stabilito dalla normativa, si effettuano innanzitutto dei controlli ai termosifoni, si stabilisce la temperatura e poi si passa alla sanzione prevista. In seguito verranno mandate delle precise segnalazioni alla polizia locale che provvederà a multare i cittadini.
Secondo il Testo Unico dell’Edilizia chi trasgredisce è obbligato a pagare le multe. Le cifre previste vanno da un minimo di 516 euro fino a un massimo di 2582 euro.
In alcune strutture non sono previsti controlli, come ad esempio Ospedali, cliniche, strutture per l’assistenza o la cura di anziani o minori, strutture protette per persone affidate ai servizi sociali e centri di recupero, oppure uffici diplomatici sempre se non siano situati in condomini privati. Quindi, meglio non rischiare per non cadere in gravi rischi soprattutto economici.
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