Rivoluzione Facebook. Per l’ennesima volta Mark Zuckerberg prova a stupire tutti e a proiettarsi al prossimo – secondo lui vicino – futuro. Che a quanto pare sarà… Meta. No, non c’entra la nostra Meta Catania di fùtsal… bensì il concetto di metaverso. “Meta” è infatti il nome che da questo momento avrà “Facebook Inc.”, ossia la multinazionale che include a sè l’intero universo social di Zuckerberg (Facebook, Instagram e Whats’Up!, Quest VR, la piattaforma Horizon VR e altro). La decisione, già trapelata nei giorni scorsi, ora è ufficiale.
Ma come si collega il concetto di metaverso con i social network? Lo ha spiegato lo stesso Zuck durante la conferenza stampa annuale organizzata da Facebook in cui si è inaugurata questa nuova fase dell’azienda nata nell’ormai lontano 2004.
«Ci troviamo all’inizio del prossimo capitolo di internet e del prossimo capitolo della nostra società», l’esordio di TheFounder. Un cambiamento più finanziario e commerciale che pratico ma che Mark ha ritenuto fondamentale per comunicare la nuova identità della sua creatura.
Ma perché meta? «Ho fatto studi classici e la parola ‘meta’ deriva dalla parola greca che significa ‘oltre’. Per me, significa che c’è sempre altro da costruire e c’è sempre un capitolo successivo della storia. La nostra è una storia che è iniziata in una stanza di un dormitorio al college ed è cresciuta oltre l’immaginabile, diventando una famiglia di app che le persone usano per connettersi tra loro, avviare attività, creare comunità e movimenti che hanno cambiato il mondo».
La “galassia Facebook” punta quindi a diventare un “metaverso“, ossia una realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar, in questo caso i propri profili social. «Ci si immergerà ancor di più nella nuova piattaforma. L’utente sarà nell’esperienza, non si limiterà ad osservare. Chiamiamo tutto questo metaverso e riguarderà ogni prodotto che realizziamo. La qualità che distingue il metaverso sarà una sensazione di presenza, sarete lì con un’altra persona o in un altro posto. Sentirsi realmente presenti con un’altra persona è il sogno per eccellenza della social technology. Puntiamo a costruire questo» , prosegue. «Nel metaverso, sarete in grado di fare quasi tutto ciò che potete immaginare: stare insieme ad amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti, produrre o compiere esperienze completamente nuove che non si rientrano nel modo in cui concepiamo computer o telefoni oggi» .
Ma le sorprese non finiscono qui, perchè nel corso della presentazione Zuckerberg ha svelato che c’è anche un ‘progetto di futuro in cui, a quanto pare «saremo in grado di teletrasportarci istantaneamente come un ologramma per essere in ufficio senza viaggiare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei vostri genitori per stare insieme. Questo aprirà più opportunità, non importa dove vivete. Sarete in grado di dedicare più tempo a ciò che conta per voi, ridurre il tempo nel traffico e ridurre le emissioni e l’impatto sull’ambiente».
Insomma, Meta si prepara ad essere la nuova piattaforma del futuro, un posto dove la gente potrà interagire, lavorare e creare prodotti e contenuti in un nuovo ecosistema che potrebbe creare milioni di posti di lavoro per i creatori. In Europa la società prevede di creare 10mila posti di lavoro nei prossimi 10 anni.
Il cambio del nome ‘corporate’ sarà catturato anche a Wall Street, dove dall’1 dicembre Facebook sarà scambiata con il nuovo ticker ‘MVRS’. L’annuncio come primo effetto ha avuto quello di mettere le ali ai titoli della società di Zuckerberg in Borsa, dove è arrivata a guadagnare il 4,3%. Ma aldilà dell’aspetto economico, la curiosità maggiore sta nello scoprire cosa ci riserverà questo futuro iperconnesso. Forse è proprio il caso di iniziare a pensare che la realtà sta superando anche la nostra immaginazione… tranne quella del visionario Zuckerberg.
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