Un vero e proprio cimitero di rottami è stato scoperto dai Carabinieri alle porte di Catania: cosa nascondeva l’ennesima discarica abusiva.
Individuata e sequestrata una discarica abusiva dai carabinieri: siamo nel comune di Aci Sant’Antonio, nel Catanese, dove in un’area nascosta si celava quello che è stato definito come un vero e proprio cimitero dei rottami. Alberi di eucalipto distribuiti dai proprietari del terreno lungo tutto il perimetro nascondevano la vergogna che è emersa in queste ore.
I militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo aver superato un viale sterrato chiuso da un cancello e una recinzione che impediva la visione dell’interno, hanno scovato questa enorme area, che li ha lasciato sconvolti, proprio per le condizioni anche di sicurezza e igieniche in cui questi rottami erano tenuti.
Di fatto, nell’area del Catanese, continua l’emergenza rifiuti e in particolare quella relativa a delle vere e proprie zone franche, in cui vengono allestite queste discariche abusive: appena qualche settimana fa, era arrivato un altro sequestro simile. Stavolta si parla di 900 metri quadri colmi di auto smontate, pezzi di ricambio, apparecchiature e parti meccaniche: un’area davvero molto estesa.
Nei guai sarebbe finito un 32enne di Giarre, con precedenti di polizia e figlio del proprietario del terreno, che non avrebbe saputo giustificare ai carabinieri l’esistenza stessa di quella discarica, che non avrebbe avuto alcun tipo di autorizzazione. Sono stati così individuati anche rifiuti pericolosi derivanti dallo smontaggio delle auto.
C’era persino uno scarico non regolamentato di acque reflue industriali sul terreno, che rendeva ancora meno adeguate le condizioni igieniche della zona dove appunto sorgeva quest’area abusiva. Sul terreno, inoltre, anche dei veicoli risultati rubati in due contesti differenti, uno a Catania tre giorni prima, l’altro a Giardini Naxos, a fine novembre scorso.
Il proprietario del terreno e il gestore della discarica abusiva, padre e figlio, sono stati denunciati per reati ambientali e ricettazione. Per loro è arrivata anche la denuncia per furto aggravato, perché nella stessa area è stato rinvenuto un allaccio abusivo al servizio di rete idrica. L’intera area è stata sottoposta a sequestro e le auto rubate sono tornate in mano ai loro proprietari.
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