Nella nottata tra il 25 e il 26 marzo, la polizia amministrativa ha effettuato un controllo in una discoteca sita in zona Vulcania.
Il titolare, denunciato perché è risultato inottemperante alla diffida dal tenere trattenimenti danzanti in assenza della licenza di pubblica sicurezza. Indagato, inoltre, per aver attivato un esercizio pubblico di discoteca senza aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza della sala adibita al ballo.
Il responsabile, inoltre, sanzionato perché sprovvisto di licenza di trattenimento danzante.
La serata danzante, interrotta e gli avventori, per motivi di sicurezza, sono stati fatti uscire dalla struttura.
Ersilia Severino, Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, interviene ancora una volta per denunciare la condizione in cui versa la città di Catania.
Sottolineando la necessità di dare vita a un cambiamento.
“Cassonetti bruciati, buche nelle strade, vie al buio e spazzatura ovunque. Questi sono solo alcuni elementi che denotano il declino senza fine di una città come Catania. Una parabola discendente che sta portando l’intero territorio a sprofondare verso un imbruttimento generale inimmaginabile”
“Pertanto chiedo a tutte le istituzioni competenti una immediata inversione di rotta. L’attuazione di una serie di provvedimenti che salvino la città dal baratro in cui sta sprofondando velocemente. Un livello di abbandono, degrado e incuria dove a rimetterci come sempre è il cittadino, che oramai non nutre più grandi aspettative nei confronti di coloro che devono amministrare Catania”.
Continua dicendo:
“I risultati, d’altronde, sono sotto gli occhi di tutti. L’ennesima protesta o segnalazione di una città che, pezzo dopo pezzo, si sta riducendo ad un cumulo di macerie. Una situazione di assoluta emergenza di cui l’amministrazione comunale non è esente da colpe. Visto che ormai non vi è nemmeno la certezza su chi debba rappresentare la città a livello politico e istituzionale.”
“Uno stato di profonda apatia e abbandono che si ripercuote in ogni ambito sociale e imprenditoriale lasciandoci una fotografia ingiallita di quella che, molti anni fa, era conosciuta come la “Milano del Sud”. Oggi tantissime aziende fuggono anche dalla zona industriale, motore dello sviluppo della città metropolitana che presenta un lungo elenco di problemi irrisolti con gli imprenditori che ogni anno, tra allagamenti e incendi, fanno i salti mortali per poter mandare avanti la propria attività. Aziende difficili da raggiungere per clienti e fornitori anche per le fosse nel manto stradale e ampi tratti di marciapiede letteralmente sprofondati”.
“Da anni, prima come consigliera comunale ed ora come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, mi sono battuta per cercare di trovare quelle soluzioni percorribili per recuperare il cuore economico della provincia etnea. Proposte, idee e propositi mai resi operativi. Ed ora il conto da pagare è estremamente salato sotto ogni punto di vista”. Conclude.
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