Dopo un’accesa discussione, apre il fuoco e uccide il figlio

Stamattina a Raffadali, Provincia di Agrigento, è avvenuto un omicidio. Precisamente, in piazza Progresso che si trova vicino al comune. Vincenzo Gabriele Rampello, di 24 anni, è stato ucciso da diversi colpi d’arma da fuoco ed è morto sul colpo. I carabinieri lo hanno trovato in una pozza di sangue.

Avviate le indagini dai militari che hanno ascoltato testimoni, parenti e amici della vittima. Ritrovati, poi, sul luogo dell’omicidio, nove bossoli. L’assassino è il padre del ragazzo. Gaentano Rampello di 57 anni che avrebbe sparato a distanza ravvicinata rispetto a dove si trovava il figlio ed è fuggito. Bloccato vicino a una fermata dei pullman. Si tratta di un agente di polizia della squadra mobile di Catania che stava per lasciare il paese.

Secondo una prima ricostruzione, padre e figlio avrebbero avuto un’accesa discussione al culmine della quale il poliziotto avrebbe estratto la pistola d’ordinanza e fatto fuoco.

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Evade dai domiciliari, aggredisce ex moglie e suocera

Denunciato dai Carabinieri della Stazione di Belpasso, un 41 enne di Paternò. Indiziato dei reati di evasione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Si tratta di un uomo già sottoposto agli arresti domiciliari. Recentemente destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Catania. La misura si inserisce nell’attività investigativa svolta dai carabinieri della Compagnia di Paternò. L’operazione è “Scacco Matto”

Il 41enne si sarebbe allontanato arbitrariamente dall’abitazione di Paternò. Recato, poi, nel comune di Belpasso nell’abitazione dell’ex moglie.

Raggiunta la donna, alla presenza del figlio minore e della madre di lei, avrebbe aggredito fisicamente entrambe le donne. Che, recatesi successivamente al pronto soccorso dell’ospedale di Paternò, hanno riportato lesioni giudicate guaribili con 5 giorni di prognosi. Intervenuti i vicini di casa per sedare gli animi.

Conclusa la “trasferta” l’uomo avrebbe fatto rientro nell’abitazione di Paternò ove i militari nel frattempo allertati l’hanno trovato ancora con i segni ancora visibili in viso della lite avvenuta poco prima.

L’uomo è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari.

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