Dopo la settima fumata nera, finalmente è arrivata la decisione. I partiti della maggioranza stamane hanno trovato l’intesa per riconfermare Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. L’ottava votazione al via dalle 16.30 si è chiusa quindi con la fumata bianca per l’attuale inquilino del Colle.
La decisione di convergere sul capo dello Stato arriva dopo una mattinata di incontri e consultazioni tra i leader, il premier e lo stesso presidente della Repubblica che avrebbe ricevuto diverse telefonate dai leader di partito mentre si trovava nella sua nuova casa di Roma. L’opzione di altri sette anni per l’attuale Capo dello Stato già stamattina era un dato scontato, grazie alla mediazione di Draghi che, secondo fonti, avrebbe avuto un lungo colloquio con il presidente. Draghi avrebbe chiesto a Mattarella di restare al Quirinale “per il bene e la stabilità del Paese”. I leader di maggioranza hanno dunque incontrato al Colle l’attuale Capo dello Stato, che ha confermato la sua disponibilità: “Se serve ci sono”, ha detto Mattarella.
Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio l’ottava votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Ad effettuare lo spoglio è il presidente della Camera Roberto Fico. A differenza delle precedenti votazioni, l’Emiciclo è pieno al massimo della capienza di grandi elettori che contano i voti. Piene anche le tribune.
Applausi e standing ovation a ripetizione per la rielezione di un siciliano al Colle. Dopo 6 giorni di votazioni e ben 7 scrutini (l’ottavo è quello dell’elezione), in un’aula di parlamento riunito in seduta comune, Sergio Mattarella supera il quorum, incassa 759 voti e diventa presidente della Repubblica italiana per la seconda volta.
Il giuramento potrebbe essere giovedì 3 febbraio.