Ema: via libera al vaccino Pfizer ai bambini tra 5 e 11 anni. L’agenzia europea per i medicinali ha raccomandato di concedere l’estensione: la dose di Comirnaty sarà un terzo rispetto a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 µg rispetto a 30 µg)
L’Ema ha dato il via libera all’inoculazione per la fascia 5-11 anni dopo aver analizzato i risultati di un test condotto da Pfizer su 2mila bambini. Il risultato è paragonabile a quello ottenuto nella fascia 16-25 anni con la dose da adulti. Gli effetti collaterali non differiscono molto da quelli riscontrati negli over 12: dolore al braccio, mal di testa, stanchezza e brividi per un paio di giorni.
Nei più piccoli la dose da somministrare sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni.
Secondo l’ente, i benefici superano i rischi. Il vaccino è già approvato per l’uso in adulti e bambini dai 12 anni in su. In una nota, l’Ema ha ricordato che nei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni la dose da somministrare sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 microgrammi rispetto a 30 µg).
Il vaccino anti-Covid per i bambini 5-11 è un’opportunità in più e ha tre scopi fondamentali:
“Evitare le complicanze di un’infezione, che hanno meno effetti rispetto a quelle degli adulti, ma potrebbero esserci. Con la vaccinazione dei bambini rendiamo le scuole più sicure, terzo, potremmo raggiungere l’immunità di gregge perché avremmo quasi tutte le fasce d’età coperte”, commenta all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Non voglio però più sentire chi dice ‘giù le mani dai bambini’ o ‘vacciniamo i bambini per far star meglio gli adulti’. Non è così – avverte Bassetti – Sono cose sbagliate, non capisco perché si fanno senza problemi i vaccini obbligatori e questo no. Il concetto delle barricate è politico e non scientifico”.