Nel capoluogo etneo è in corso l’opera di raccolta dei rifiuti nei pressi dei cassonetti. Attualmente sotto questo profilo molte aree si trovano in stato d’emergenza, dal centro fino ai quartieri più periferici . Del resto basta fare un giro nei dintorni di Catania per focalizzare meglio la situazione di disagio in cui la città versa. A determinare questo contesto di allarme sanitario il blackout della discarica di Lentini gestita dalla Sicula Trasporti. Infatti gli amministratori giudiziari della ditta di smaltimento in settimana hanno reso noto il problema di maggior spicco: la discarica può contenere un massimo di 600 tonnellate. Una quantità incompatibile con lo smaltimento, più esteso, con la sola città di Catania.
Tuttavia notizie importanti giungono da parte dell’Amministrazione Comunale che fanno ben sperare sull’emergenza rifiuti. Infatti su Facebook il sindaco etneo Salvo Pogliese rende noto un miglioramento sul fronte della raccolta dell’immondizia per strada: “Nell’arco dei primi cinque giorni della prossima settimana i rifiuti ancora in strada verranno tutti raccolti e l’emergenza rientrerà, almeno per sessanta giorni”.
Il sindaco spiega che il problema dell’emergenza rifiuti si estende anche ad altri 150 Comuni che hanno subito il collasso della discarica della Sicula Trasporti. Inoltre critica la precedente amministrazione per l’inefficienza del servizio “porta a porta” poiché valido solo “in una parte minima della Città, lasciando a circa 270 mila catanesi le file di cassonetti che si riempiono dei rifiuti anche dell’hinterland”.
A tal proposito Pogliese anticipa alcune novità del nuovo appalto sulla raccolta dei rifiuti a partire da novembre. Tra queste l’estensione della differenziata a quartieri più critici come Monte Po’, San Giorgio e il Pigno. Il sindaco scrive: “Abbiamo cambiato le modalità di raccolta ed estenderemo il sistema del porta a porta anche alle aree della cinta esterna, così da evitare conferimenti non previsti”.
Infine secondo Pogliese non è sufficiente la creazione di isole ecologiche o l’inasprimento di sanzioni per chi contribuisce a questo allarme sanitario. Così il sindaco propone l’installazione di termovalorizzatori per ridurre l’inquinamento causato dai rifiuti. Pogliese conclude: “Si abbattono i costi, si produce energia, si supera il sistema delle discariche e si può lavorare senza emergenze anche sul raggiungimento di percentuali alte e altissime di differenziamento dei rifiuti. I rifiuti vanno smaltiti, la salute va tutelata, l’ambiente va salvaguardato, nei tempi e nei modi giusti”.
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