Emergenza rifiuti: i sindacati chiedono “azioni straordinarie”

L’emergenza rifiuti a Catania ha oltrepassato il livello di guardia, lo scenario di crisi, già amplificato dalle piogge eccezionali, si è aggravato a causa delle vicissitudini relative alla chiusura della discarica di Lentini.

Per ovvi motivi di salute pubblica, soprattutto in fase di contagio Covid ancora attivo, è impensabile continuare ad applicare le vecchie soluzioni. Cgil, Cisl e Uil di Catania, tramite i segretari generali Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio ed Enza Meli, chiedono alle istituzioni locali “azioni straordinarie e tempestive comprese le ipotesi del trasferimento rifiuti fuori dal territorio catanese, se necessario anche fuori dall’Isola”.

I sindacati catanesi sono consapevoli della difficoltà oggettiva che l’amministrazione comunale sta incontrando in queste settimane e si dichiarano disponibili a cooperare affinché vengano conseguiti risultati certi e veloci. “La sensazione diffusa è che l’intera città, in particolare le aree popolate da alloggi pubblici, sia fuori controllo – continuano i tre segretari generali- I cumuli di spazzatura sono oltre il quantitativo previsto in un’emergenza ordinaria, sono indecorosi alla vista e all’olfatto e produrranno di certo effetti devastanti, sebbene non ancora visibili. Il nostro allarme è forte e sincero”.

I tre segretari generali quindi optano per una soluzione estrema e immediata: “Bisogna dunque cambiare strada visto che le soluzioni inseguite sino ad ora non si sono rivelate sufficienti. Si teme fortemente che, se nel frattempo non saranno realizzate tutte le infrastrutture necessarie a potenziare la raccolta differenziata e i meccanismi di riciclo dei materiali, si otterrà solo lo slittamento del problema. I dati reali di evasione della TARI vanno aggiornati e portati in evidenza, per poter recuperare le somme ed evitare che i nuovi costi dell’estensione della raccolta differenziata ricadano sempre su chi paga regolarmente”.

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