Energia, il vertice al Comune di Catania, Zammataro:”Sospendere le accise”

Si è tenuta questa mattina nella sala consiliare del Comune di Catania una conferenza dal titolo “Crisi energetica: acqua a rischio”. Alla quale ha preso parte anche il consigliere comunale – nonché presidente della commissione Urbanistica – Manfredi Zammataro. Presenti, tra gli altri, l’assessore all’Energia Daniela Baglieri, il presidente della partecipata Sidra Fabio Fatuzzo e diversi esponenti dell’assemblea regionale siciliana e delle sigle sindacali.

Zammataro: “Chiediamo al Governo di sospendere le accise”

“Siamo dinanzi a una crisi profonda e gli elevati costi dell’energia incidono pesantemente – dice Zammataro – sia sulle famiglie sia sulle società che erogano servizi pubblici, come quello di fornitura idrica. Nel caso di Sidra e di società simili si rischia il fallimento per i costi così elevati con l’aggravio di una paventata interruzione di un servizio essenziale con esiti disastrosi”.
“Per queste ragioni peroriamo la richiesta rivolta al governo nazionale per ammortizzare i costi dell’energia. Sospendendo le accise e il riconoscimento di un credito d’imposta pari all’aumento del costo energetico sopporato da ogni azienda pubblica impegnata nel fornire servizi essenziali”.

“Il confronto odierno, fruttuoso. Ho chiesto di estenderlo alle associazioni dei consumatori e presenterò un’apposita istanza al Consiglio Regionale Consumatori-Utenti della Regione Siciliana di cui sono componente. Un plauso va certamente fatto al Governo Musumeci per gli interventi messi in campo per il potenziamento della rete idrica a Catania per circa 25 milioni di euro e di oltre 4 milioni a Bronte”.

Poi Zammataro conclude: “Un impegno concreto da parte del presidente Musumeci. Ma anche dell’assessore Baglieri e dall’esperto del presidente per le politiche energetiche Giuseppe Pollicino per potenziare la rete in provincia di Catania. Adesso però il governo nazionale deve fare la sua parte. Occorre scongiurare la prospettiva di riversare sulle bollette che dovranno pagare i cittadini e le imprese i costi sproporzionati dell’energia. Non possiamo permetterlo specie alla luce di due anni pesantissimi dovuti alla pandemia: ulteriori rincari per famiglie e per le imprese costituirebbero un baratro. Occorre calmierare i prezzi di energia elettrica, gasolio e benzina e occorre vederci chiaro: le parole del ministro Cingolani sulle speculazioni sono inquietanti. Occorre prendere di petto il tema dal governo Draghi”.  

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