Epifania, come è diventata festa nazionale: l’inquietante retroscena storico

La Befana, con l’Epifania, porterà fine alle feste di Natale con le classiche calze e doni per i più piccoli. Pochi tuttavia sanno come questa sia diventata davvero festa nazionale

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Come l’Epifania è diventata festa nazionale – CataniaLive24.it

Siamo agli sgoccioli di questo intenso e meraviglioso periodo natalizio, con qualche nostalgico guarda già con gli occhi lucidi l’albero di Natale che a breve tornerà in letargo per essere rispolverato il prossimo anno. Restano pochi giorni di fatto, giusto quelli che porterà la Befana che porterà doni e cioccolato in cambio delle festività che andranno via fino al prossimo giro della Terra attorno al Sole.

Per i bambini questo evento è atteso con grande entusiasmo dopo la gioia di Babbo Natale. Per loro, infatti, diventa un’altra opportunità di festa con altri piccoli giocattoli e soprattutto tanti dolci grazie alle calze della befana che tra nonni e genitori non mancheranno di certo. Una gioia anche per i genitori, poiché le merendine arriveranno anche per loro o – in alternativa – attingeranno dalle riserve dei piccoli con la scusa che non possono abusarne.

L’Epifania, così è diventata festa nazionale

Il 6 gennaio, quindi, l’Italia si ferma di nuovo. Un nuovo e ultimo stop di questa maratona dopo Natale, Santo Stefano e Capodanno che anche offre riposo praticamente a tutti o quasi. Un altro giorno rosso in calendario, per la felicità di tutti. Ma pochi probabilmente conoscono la storia di quando è stata annunciata questa festività a livello nazionale. Resteranno inquietati, infatti, nello scoprire che tale evento è stato introdotto come festività ufficiale nel 1928 con Benito Mussolini.

L’Epifania sotto il regime fascista aveva un duplice scopo: distribuire da una parte forme di beneficenza a favore dei bambini e delle famiglie bisognose, dall’altra promuovere un’agenda politica attraverso campagne populiste. L’aspetto benefico dell’Epifania in questo periodo si manifestava attraverso la distribuzione di doni e aiuti alle famiglie meno abbienti, come parte di un’iniziativa volta a mostrare il lato umanitario del regime. I bambini, in particolare, erano destinatari di regali e gesti di generosità, contribuendo a creare un’immagine positiva del governo.

Decadimento fascista e solo la gioia della Befana

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Festa della Befana, dalla storia ai nostri giorni – CataniaLive24.it

Tuttavia, come detto, dietro questa apparente generosità si nascondeva anche una connotazione politica che ha portato tutto il dolore che oggi conosciamo bene. L’Epifania divenne un veicolo per promuovere i fasci femminili e per sostenere l’opera nazionale del dopolavoro, che faceva parte della macchina propagandistica fascista. Le celebrazioni venivano utilizzate per consolidare il consenso popolare e rafforzare l’immagine del regime.

Con il passare degli anni e il declino del fascismo, l’Epifania ha mantenuto il suo carattere di festività di transizione ma ha gradualmente – per fortuna – perso la forte connotazione politica originale. Oggi la celebrazione si concentra principalmente sulle tradizioni religiose legate alla visita dei re Magi al Bambino Gesù, con la figura della Befana che porta doni ai bambini e avviando i titoli di coda di questo periodo rituffando tutti nella routine quotidiana. All’orizzonte, ora, c’è un nuovo rettilineo verso prima Carnevale e poi Pasqua.

 

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